Napoli – Atalanta 0-0
NAPOLI (3-4-3): Ospina 7; Manolas 6, Maksimovic 6,5, Koulibaly 6,5; Di Lorenzo 6,5, Demme 6 (21′ st Elmas 6), Bakayoko 6, Hysaj 6; Politano 5,5 (21′ st Petagna 6), Lozano 6 (37′ st Osimhen ), Insigne (cap.) 6 (24′ st Zielinski 6). A disp.: 1 Meret, 16 Contini, 33 Rrahmani, 6 Mario Rui, 31 Ghoulam, 68 Lobotka, 58 Cioffi. All.: Rino Gattuso 6.
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (cap.), Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (28′ st Pasalic); Muriel (28′ st Ilicic), D. Zapata (35′ st Lammers). A disp.: 25 Gelmi, 31 Rossi, 13 Caldara, 42 Scalvini, 40 Ruggeri, 41 Ghislandi, 44 Gyabuaa, 18 Malinovskyi, 59 Miranchuk. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 (Ranghetti di Chiari, Imperiale di Genova; IV Mariani di Aprilia. V.A.R. Banti di Livorno, A.V.A.R. Giallatini di Roma 2).
Note: allontanato Bangsbo (collaboratore-fisiologo Atalanta) al 7′ st per proteste. Ammoniti Romero e Koulibaly per gioco scorretto. Tiri totali 9-17, nello specchio 2-5, respinti 5-3, parati 2-5. Corner 3-9, recupero 0′ e 6′.

NapoliPessina-Freuler-Toloi nella prima metà, Muriel nella seconda: all’Atalanta che lo inforca a Napoli, nella semifinale di andata di Coppa Italia, visto il poker di occasioni nitide è un paio di occhiali che va decisamente stretto. Soprattutto per almeno tre quarti d’ora di superiorità indiscussa, anche se i portacolori del Golfo nemmeno al rientro dal tunnel sono riusciti a vedere lo specchio con regolarità e convinzione. Tutto rimandato a mercoledì 10 febbraio al Gewiss Stadium di Bergamo.
In una sfida a sorpresa a moduli quasi speculari il primo brivido è il rinvio folle di Ospina, per il resto perfetto, che sbatte addosso a Pessina al settebello cronometrico, mentre subito dopo Gollini è impegnato a sbattezzare l’angolino dall’insidia poco al di là del limite di Insigne su svarione di De Roon. Il primissimo pericolo per la porta di casa è invece firmato da Muriel, che appena scollinata la decina dall’out sinistro, sulla punizione conquistata da Zapata, attenta all’incrocio col destro arcuato e morbido alla Del Piero trovando il guantone del compagno nella Nazionale colombiana. La mega combinazione tra i Tre Tenori davanti soffre dell’incespicata di tacco del Toro di Cali (17′) prima che la retroguardia locale stoppi Gosens. Di là Insigne prova vanamente a giro favorito dall’appoggio di Hysaj, di qua entro poche manciate è ancora Duvan a soffrire di piede storto sprecando il la del compatriota con la conclusione da fuori che s’impenna. Al 22′ il vantaggio bergamasco è a un passettino, ma l’uomo tra i pali esce tempestivamente su Pessina, lanciato dal Ronaldito, e il doppio tap-in da fuori di Freuler trova la gambona by Di Lorenzo per poi spegnersi oltre il montante con l’attrezzo di cuoio rimasto troppo a tiro di suola. A un amen di arriva alla mezzora, quando Toloi grazia di esterno il disperatamente solitario estremo difensore altrui sul tocco smarcante di ritorno del trequartista brianzolo, particolarmente sul pezzo. I Gattuso-boys oltre la mezzora si aprono ancora troppo, concedendo taglio e svettata a Gosens sulla palla dentro di Muriel a campanile. Peccato che la porta sia più giù, stesso problema riscontrato dalla prima punta atalantina a dieci dell’intervallo, anche se la volée mancina chiamatagli dal compagno di linea è da posizione defilata e soltanto un genio della balistica avrebbe potuto insaccarla. Tocca pure all’altro, bravo a eludere Koulibaly in asse col connazionale e coll’aspirante assistman tedesco, ma inciampato su una zolla malandrina (38′) al momento di metterla.
Verso l’intervallo i Ciucci non escono più della metà campo, ma Duvan a un tris dal tè caldo è un po’ lontano dallo specchio, in verticale con gli altri due dalla cintola in su, per preoccupare l’amico più del dovuto. Dal canto suo lo slalomeggiante Demme, servito dal suo pendolino destro, pur di spostarsi sul piede contestuale che è il suo preferito anziché battere immediatamente a rete guadagna il mero corner dalla sua girata causa ritorno repentino a due Djimsiti-Freuler. Comincia il secondo tempo e il trio davanti punge ancora che è un piacere: l’azzurro non aggancia il suggerimento di Zapatone ottenendo l’effetto-velo per liberare Luigino, fermato in uscita da Ospina (2′). Il terreno di gioco agevola gli scivoloni, leggi quello letterale del falso positivo Romero su Insigne col messicano falso nueve a non punire a dovere il rinvio stitico di Gosens (5′). L’ariete dei bergamaschi gira di fronte per il tuffo dell’ultimo baluardo il settimo angolo della serie, di Muriel, sudato da Maehle in combutta con lui (16′). Al ventesimo il Cuti spreca sullo scugnizzo con la fascia al braccio il giallo che gli farà saltare il ritorno, in area la fatica a trovare varchi degli attaccanti costringe Gosens ad aggiungersi (32′) per tentare un altro colpo di testa sull’ammollo di Djimsiti. La medesima specialità, però da tiro dalla bandierina, non premia Koulibaly (42′), al pari di Ilicic sulla punizione decentrata a destra per il successivo fallo su di lui del senegalese. A metà del guado del recupero, ecco la botta altissima di Lammers che opta per concludere in fretta su la dello sloveno, dalla distanza.
Simone Fornoni