Atalanta – Juventus 3-0 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6; Toloi 7, Djimsiti 7,5, Palomino 7 (44′ st Masiello sv); Hateboer 6,5, de Roon 7 (46′ st Gosens sv), Freuler 7, Castagne 7,5; Gomez 8; Ilicic sv (27′ pt Pasalic 7), Zapata 7,5. A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 23 Mancini, 7 Reca, 53 Ali Adnan, 22 Pessina, 44 Kulusevski, 17 Piccoli, 99 Barrow. All.: Gasperini 7.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny 6; De Sciglio 4,5, Rugani 5,5, Chiellini 6,5 (27′ pt Cancelo 5), Alex Sandro 6; Khedira 6 (26′ st Pjanic 6), Bentancur 6, Matuidi 6; Bernardeschi 6, Dybala 5,5 (16′ st Douglas Costa 5), C. Ronaldo 5,5. A disp.: 21 Pinsoglio, 22 Perin, 37 Spinazzola, 23 Emre Can, 18 Kean. All.: Allegri 5.
Arbitro: Pasqua di Tivoli 6,5 (Tonolini-Tegoni, IV La Penna; Var Doveri e Marrazzo).
RETI: 37′ pt Castagne (A), 39′ pt e 41′ st Zapata (A).
Note: serata rigida, spettatori 18.438 per un incasso di 584.776 euro. Allontanato Allegri al 40′ pt per proteste. Ammoniti Djimsiti, Freuler, Hateboer e Matuidi per gioco scorretto, Pjanic per proteste. Var: 1. Corner 3-5, recupero 2′ e 3′.

Bergamo – Una prima metà da uno-due Castagne-Zapata mostruosamente meravigliosa, una seconda di contenimento e nel finale il tripudio ancora col colombiano, al ventesimo stagionale e alla decima partita di fila (score a 17) con la rete gonfiata almeno una volta. L’ Atalanta del Gasp è un mito tale da aver sfatato anche quello di una Juventus imbattibile, eppure letteralmente strapazzata nel quarto casalingo di Coppa Italia che vale le semifinali con la Fiorentina (27 febbraio e 24 aprile).
Al 3′ Gomez ruba palla a Sandro chiamando il fondo a Ilicic: cross basso abbrancato da Szczesny. Un giro di lancetta e Freuler fa lo stesso con Bentancur propiziando la botta da fuori del Papu che sorvola di parecchio il montante. I bianconeri in grigio perdono sovente il possesso, tanto che due corsette cronometriche più tardi è de Roon a provarci intercettando il disimpegno in orizzontale di Khedira sulla trequarti per poi sferrare un radente a lato di un metro. 8′: il capitano di casa ci mette il filtrante, Chiellini l’estirada per anticipare Zapata in angolo. Sul tiro dalla bandierina sempre del trascinatore nerazzurro Djimsiti svetta deciso ma alza la mira. Al 12′ Bernardeschi, spostatosi a mancina a dispetto dello schieramento iniziale, lancia lungo per Ronaldo, che commette una carica fallosa su Berisha, uscito bene di piede. Al 23′ ci riprova il numero 10 del Gasp, sul cui destro a incrociare dalla lunga è attento il portiere polacco in tuffo. Un poker temporale e la coppia Ilicic-Chiellini cede ai propri guai muscolari: dentro Pasalic e Cancelo (De Sciglio scala al centro). Dal 37′ al 39′ l’ apoteosi: il portoghese della difesa altrui s’ impappina spianando a Castagne il corridoio del vantaggio in area nell’angolo lontano da posizione centrale, mentre lo sfondamento a due Pasalic-Zapata sul suggerimento di Gomez innesca il destro del centravanti (decima partita di fila a segno, 19° gol stagionale) a filo del primo.
Allegri perde la testa e viene allontanato da Pasqua. Nel secondo tempo Madama subito a spron battuto (5′) con Cancelo a servire Bernardeschi, tornato a destra, e Castagne a chiudere in fallo di fondo con una diagonale a Palomino ormai bruciato. Dea che si abbassa quel filo e Rugani non inquadra lo specchio in ascensore (8′) sull’ammollo dalla bandierina destra dell’ala mancina. Al decimo Bentancur non punisce la respinta di pugni del nazionale albanese, incerto sul calcio da fermo della Joya. Che lascia il campo per Douglas Costa con CR7 ora stabilmente al centro della prima linea, ma a tentare la via impervia del gol per gli ospiti sono trovate estemporanee tipo la sbucata di Khedira al 22′ sul corner di Bernardeschi non controllato dal Ternero: dritto sui pugni dell’estremo bergamasco. A 4′ dal 90′ è festa grande: sul rinvio di Berisha Pasalic fa la sponda, De Sciglio non si avvede di Zapata alle spalle e gli regala il tris col dribbling sul portiere.

S.F.