32mi Coppa Italia Primavera – Zingonia-Verdellino, Centro Sportivo Bortolotti, Campo 7 (sintetico) – ore 15
Atalanta Under 20 – Pro Vercelli Under 19 6-1 (1-0)
ATALANTA (3-5-2): Anelli 6 (37′ st Barbieri); Parmiggiani 6,5 (13′ st Rinaldi 7), Bilac 7, Isoa 6,5; G. Percassi 7 (21′ st Belli 6), Galafassi 6,5, Pedretti 7 (21′ st Arrigoni 6), S. Mouisse 8, Aliprandi 6,5; Bono (cap.) 7,5 (13′ st Mungari 6,5), Michieletto 6,5. A disp.: E. Zanchi; Maffessoli, Cakolli, Baldo, Gerard Ruiz. All.: Giovanni Bosi 7.
PRO VERCELLI (3-5-2): Anfossi 5,5; Matella 5,5 (31′ st De Nicolò 6), Prella 5,5, Moschetta 6; Cancila 5,5, Malaj (cap.) 6,5 (31′ st Ierinò 6), Di Franza 6 (16′ st Zacchera 5,5), Sibona 6 (41′ st Pregnolato sv), Ayachi 6; Migliore 6 (16′ st Pllana 6), Shaker 6. A disp.: Rosin, Picchedda, Necchio,  Canapa, Money, Chessa. All.: Davide Montanarelli 5,5.
Arbitro: Poli di Verona 6,5 (Posteraro di Verona, Roncari di Vicenza).
RETI: 33′ pt Pedretti (A), 12′ st Bono (A), 14′ st G. Percassi (A), 15′ st Mungari (A), 18′ e 48′ st S. Mouisse (A), 23′ st Moschetta (P).
Note: pomeriggio nuvoloso, spettatori 130. Ammonito Pedretti per gioco scorretto. Tiri totali 26-5, nello specchio 16-3, parati 19-2, respinti/deviati 4-0, legni 2-0. Corner 7-2, recupero 0′ e 4′ .

Zingonia – Pedretti sblocca l’impasse, ma niente certezze, finché Bono non la mette in ghiaccio nel sette riprendendo una percussione a piede invertito di Giovanni Percassi, il Lucagenito, che poi chiude i conti in prima persona incrociando il destro (mani piegate ad Anfossi) per la prima gioia personale da Under 20. Ma per la Primavera dell’Atalanta regolare la pratica Pro Vercelli, campionato cadetto di categoria, nei trentaduesimi di Coppa Italia è stato tutt’altro che una passeggiata, prima di esondare con Mungari dopo la prima coppia di cambi sfruttando sottomisura il lavoro a destra e il doppiettista finale Mouisse riprendendo la dettatura a Rinaldi rintuzzata dal portiere. Moschetta accompagna in porta sotto il sette il secondo corner di Sibona dalla destra e rende il passivo meno amaro. Prossimo avversario di campionato il Sassuolo sabato alle 13, mentre ai sedicesimi del trofeo della coccarda c’è la Virtus Entella attesa il 3 dicembre.

Al settimo Mouisse dentro la lunetta sgancia di seconda il destro a lato da fuori dopo un tentativo murato di Michieletto. Entro il tris di lancette, Bono si butta in area sullo scambio col suo centravanti senza indirizzare a dovere il destro quasi dal fondo. All’alba del dodicesimo, dietro input di Galafassi, i due trequartisti, quello avanzato nella coppia a due e quello che parte dalla mezzala sinistra, ci provano in rapida successione, tra i palo del capitano e la mira leggermente storta del secondo tentativo dell’ex Villa Valle. La catena vercellese di sinistra produce la telefonata da oltre il limite di Shaker che non scompone Anelli, ma è di nuovo Bono ad andarci vicino, stavolta a giro tenendola bassa sul la orizzontale di Aliprandi. Due tocchetti dal ventesimo e Anfossi si salva tessendo la ragnatela sull’angolino alla propria sinistra. 

Scollinato al 29′ il rischio grande come una casa di andare sotto, con Migliore a staccare davanti al secondo palo dando una frustata dritta di fronte al pallone d’oro di Malaj dal centrodestra, il contrappasso cala più nelle nuvole grigiastre sotto forma dello schema da destra dell’atalantino con la fascia al braccio per lo stacco di Parmiggiani che scheggia il palo e il successivo appoggio di Bilac dove il campo finisce per il destro secco di Pedretti a rimorchio. Il gioco delle torri dalla bandierina con Aliprandi non sfocia nel raddoppio. Che non arriva nemmeno dopo la produzione di Isoa e del terminale offensivo per Galafassi, rasoterra secco ma non angolato davanti alla lunetta a sei abbondanti dalla pausa.. A un poker, Mouisse è in offside sull’angolo da destra del solito Bono spondato da Parmiggiani per poi ritentarla a giro dal limite stile Zappacosta con Maignan martedì sera, solo che la sfera non si abbassa.

Se alle soglie dell’intervallo ci vogliono Parmiggiani, Isoa e la diagonale di Aliprandi per stoppare la puntata di Shaker, la ripresa vera comincia con l’alzata di Mouisse su spunto di Boni (5′). Due minuti, però, e altro pericolo per Anelli che può solo assistere al rigore in movimento aperto da Migliore allo sprecone Matella, pallone alle stelle in coda al primissimo angolo delle Bianche Casacche rifinito da cross-sponda Malaj-Ayachi. Un altro paio e il recupero alto di Galafassi alimenta le ambizioni di bis di Michieletto, frustrate in volo dal guantato nemico a difesa del legno di competenza.  Al decimo l’ex giallorosso basso-brembano scivola dal fondo trovando l’ultimo ostacolo in traiettoria, per imbracciare comunque la doppietta nel recupero sotto il primo incrocio riprendendo da fuori il rinvio sulla riga di Prella sulla battuta di Rinaldi accompagnata da Mungari. Sullo stesso perno subentrato, curiosamente, la conclusione ribadita in porta per il primo gol personale. Per il resto, in rapidissima successione i bergamaschi ne avevano già fatti quattro, vedi premessa, e dopo aver ridotto il passivo Shaker non chiude bene dal limite di destro il triangolo con Pllana (27′). Galafassi non chiude subito il set sulla sponda di ritorno di Mungari (41′), ma ci pensa il fantasista. SF