Inter – Atalanta 3-1 (1-1)
NTER (4-3-3): Raimondi; Nezirevic (14′ st Aidoo), Stante, Alexiou (14′ st Matjaz), Motta; Akinsanmiro (33′ st Ricordi), Bovo (31′ st Stankovic), Di Maggio; Spinaccè (31′ st Zuberek), Sarr, Quieto. A disp.: 21 Tommasi, 3 Cocchi, 14 Berenbruch, 16 Guercio, 17 Vedovati, 27 Aidoo, 29 Diallo. All.: Cristian Chivu.
ATALANTA (3-5-2): Pardel; Guerini, Comi, Regonesi; Ghezzi (1′ st Bordiga), Mendicino, Riccio (14′ st Capac), Manzoni (29′ st Gariani), Simonetto (14′ st Bonanomi); Castiello, Vlahovic (33′ st Fiogbe). A disp.: 22 Sala, 16 Armstrong, 19 Tavanti, 23 Tornaghi, 26 Jonsson, 36 Colombo. All.: Giovanni Bosi.
Arbitro: Grasso di Ariano Irpino (Boggiani di Monza e Lo Calio di Seregno).
RETI: 11′ pt Spinaccè (I), 20′ pt Riccio (A), 6′ st Di Maggio (I), 16′ st rig. Sarr (I).
Note: ammoniti Bosi, Simonetto, Nezirevic e Pardel. Conclusioni 15-5. Corner 3-4, recupero 5′ e 4′.

Milano – La zuccata di Spinaccè su cross di Motta, il patatrac di Pardel per la combinazione del nuovo vantaggio in un fazzoletto tra l’apripista, Quieto e Di Maggio a rimorchio e infine il rigore autoprocurato di Sarr (quello del pari e patta con Vlahovic ad Alzano il 25 novembre in campionato) su palla dentro di Akinsanmiro. Troppi tre lampi di Inter per superare lo scoglio dell’ottavo di finale secco al Konami Training Center, per una Primavera dell’Atalanta ridotta a rincorrere dopo aver fatto pari la prima volta sulla rimessa di Ghezzi corretta quasi dal fondo da Castiello per l’inserimento vincente di Riccio sottoporta. Ai quarti i milanesi trovano il Torino.
Fine dei discorsi nel trofeo nazionale, dunque, dopo aver superato la Spal a cinquina nel primo turno il 27 settembre scorso (2 Vavassori, Bonanomi, autogol di Osti e Guerini) e il Vicenza sempre a Zingonia il 1° novembre (3-1; 2 Fiogbe di cui il primo dal dischetto, Bordiga). Dopo un tentativo a lato del futuro autore del nuovo sorpasso, è Manzoni a impensierire l’estremo difensore di casa al 27′ bucando le linee fino al limite. Senza storia la ripresa, quando è la Beneamata a sfiorare il poker col centravanti al 27′ servito da Di Maggio (Pardel di piede), al 38′ calciando a lato e intorno al recupero dopo aver dribblato il portiere polacco: la difesa bergamasca alza il muro su Zuberek.
Lunedì 11 dicembre alle 14.30, invece, il posticipo della tredicesima giornata al “Tre Fontane” contro la Roma. I bergamaschi sono reduci da una serie positiva di sei incontri di cui però la metà pareggi, col Bologna all’inizio della striscia, con Inter e Lecce in coda: il trittico di bottini pieni Verona-Monza-Juventus, due fuori casa e uno ad Alzano, ha comunque raddrizzato un avvio da 7 giornate condotte alla media di 1 punto. Alla chiusura del mese e dell’anno solare mancheranno poi i granata in casa sabato 16 (ore 13) e il Frosinone venerdì 22 alle 12.30 a Ferentino.