Giana – AlbinoLeffe 1-3 (0-1)
GIANA (3-4-2-1): Sanchez 5,5; Perico 6, Bonalumi 6, Concina 6; Sosio 6 (11′ st Caldirola 5,5), Pinardi 6, Pinto 6 (11′ st Seck 6), Iovine 6,5 (32′ st Capano 6); Chiarello 5,5, Marotta (cap.) 6,5; Perna 6,5. A disp.: Taliento, Foglio, Greselin, Sala, Rocchi. All.: Albè 6.
ALBINOLEFFE (3-4-2-1): Cortinovis 7; Zaffagnini 6, Gavazzi (cap.) 6,5, Scrosta 6; Gonzi 6,5, Nichetti 6,5, Di Ceglie 6 (19′ st Sbaffo 6), Gelli 6,5 (41′ st Mondonico sv); Agnello 7, Giorgione 8; Ravasio 7 (32′ st Moreo 6,5). A disp.: Coser, Gusu, Coppola, Montella, Calì. All.: Alvini 7.
Arbitro: Prontera di Bologna 7 (Marchi-Saccenti; IV Colombo).
RETI: 36’ pt Ravasio (A), 8′ st Nichetti (A), 34′ st Perna (G), 44′ st Agnello (A).
Note: serata piovosa con temporale iniziale, spettatori 1.156 per un incasso di 6.324 euro. Ammoniti Di Ceglie e Gavazzi per gioco scorretto, Bonalumi per fallo di mano. Corner 3-2, recupero 0′ e 3′.
Gorgonzola (Milano) – Due settimane di preparazione nelle gambe, tre gol a uno, la grinta proverbiale del calcio semplice quanto spettacolare di Alvini, tanto fosforo oltre il cuore e per superare il primo turno di Coppa Italia l’AlbinoLeffe oltre alla Giana sconfigge anche un tabù: 4 precedenti su 5 persi (tra cui la quaterna in Coppa di Lega Pro nel 2015 con tris di Bruno, stasera assente insieme a Gullit Okyere, e sigillo di Rossini) e il solo pareggino a reti bianche del 23 marzo dell’anno scorso a Gorgonzola. Ora per i blucelesti c’è la sfida al “Tombolato” di Cittadella di domenica 6 agosto nella parte della griglia che porta dritti al Bologna e quindi alla Lazio, in quella che sarebbe la clamorosa rivincita del 3-0 del 25 novembre 2010 subìto dagli allora Mondonico-boys.
Fra i bergamaschi non sono disponibili i nuovi Sibilli, Pellicanò e Cotroneo, cui si aggiunge il forfait di Cortellini nel warm up. Gioca Nichetti, il modulo rasenta a tratti il 3-3-1-3 del Loco Bielsa e poco dopo lo start Gelli (le altre new entry Gusu, Coppola e Sbaffo sono in panca) arretra a esterno puro da punta nominale qual era. I ritmi sono sostenuti e al tiro-cross di Gonzi al 3′ susseguente al primo corner risponde Marotta a cronometro raddoppiato con inserimento e telefonata mancina dal lato corto dell’area piccola. Altro tris di lancette e Ravasio appoggia dal fondo per il sinistro di Agnello, alto non di molto. Al 14′ Sosio la mette dal vertice destro, Cortinovis sventa la minaccia anticipando tutti di pugno. È un botta e risposta con molto tatticismo in mezzo: al 23′ Iovine si accentra ma manca il bersaglio, al 35′ Marotta sventa la combinazione Nichetti-Agnello. Ma in capo a sessanta secondi Ravasio piazza il vantaggio, infilando di testa nell’angolo a mezza altezza dopo un mega rimpallo aereo sulla traiettoria di Giorgione da calcio di punizione dalla trequarti destra. A un amen dalla pausa ci prova ancora Iovine sul cross di Perico rifinito dalla sponda di Perna, ma il tentativo di pari è centrale e debole.
Nella ripresa, al 4′, il rompighiaccio potrebbe subito calare il bis girandosi sul liscio difensivo di casa al culmine di una puntata di Gonzi: di piede la mira non è la stessa. Poco male, manca una mischia da calcio franco, ancora di Giorgione dall’out destro, per chiudere virtualmente la pratica: la palla schizza deviata da Gelli in corsa, Sanchez respinge d’istinto e Nichetti svetta più in alto di tutti davanti al secondo palo usando la caviglia di Perico per assicurarsi che la sfera varchi la linea. I portacolori del calcio della Martesana, che annoverano tra le riserve il grande ex di turno Valerio Foglio, rischiano il tracollo sull’uno-due Gonzi-Giorgione (fuori di poco) e girano troppo al largo, sganciando due fendenti dal limite con Chiarello e Caldirola intorno al quarto d’ora che non spaventano il portiere seriano. Al 28′ Gelli scambia con Ravasio e apre per Gonzi, che difetta nel controllo di petto, di là il tiro murato di Perna spalanca la mini autostrada a Seck che non trova il bersaglio per un metro e mezzo. A undici dal novantesimo il centrattacco locale accorcia le distanze con una zampata mancina in area, a tre il suo assistman Capano, dopo una prima respinta di Scrosta, prova a impattare con la medesima estremità ma Cortinovis allunga il destro salvando lo score. A suggellare il passaggio del turno è Agnello, lanciato in porta da Giorgione che elude l’uscita alla disperata di Sanchez sul contropiede di Moreo. Chiosa con il commento di Massimiliano Alvini:  «Non mi sarei mai aspettato ritmi così alti, devo dare merito ai miei ragazzi. Nei primi venti minuti abbiamo fatto fatica ad andare a prendere Chiarello e Marotta. Fattosi male Cortellini ho iniziato con Gonzi e Giorgione sulla fasce, poi ho chiesto il sacrificio a Gelli che è stato straordinario. Il trio difensivo si è confermato una certezza. Ora si va a Cittadella, una partita di prestigio».
Simone Fornoni