Atalanta – Roma 4-0 (1-0)
ATALANTA (4-2-3-1): Carnesecchi 6,5; Zortea 7, Okoli 6,5 (45’ st Bencivenga sv), Guth 7, Girgi 6,5; Gyabuaa 6 (1’ st Colpani 7), Delprato (cap.) 6,5 (33’ st Capanna 6); Peli 6,5 (32’ st Traore 7), Kulusevski 7,5, Colley 8; Piccoli 8 (39’ st Cortinovis sv). A disp.: Gelmi, Bergonzi, Milani, Brogni, Cambiaghi, Kobacki, Moukam. All.: Massimo Brambilla 7.
ROMA (4-3-3): S. Greco 7; Parodi 5,5, Bianda 5,5 (25’ st Trasciani 5), Cargnelutti (cap.) 5,5, Semeraro 5,5 (25’ st Darboe 6,5); Riccardi 6,5, Pezzella 6, J.F. Greco 6; D’Orazio 5,5 (25’ st Besuijen 6), Celar 5,5, Cangiano 5,5 (1’ st Chierico 6). A disp.: Zamarion, Coccia, Santese, Sdaigui, Buso, Bucri, Simonetti. All.: Alberto De Rossi 5,5.
Arbitro: Santoro di Messina 6,5 (Pappalardo di Parma, Salvatori di Rimini).
RETI: 14’ pt Kulusevski (A), 18’ st Colley (A), 28’ st Piccoli (A), 45’ st Traore (A).
Note: pomeriggio rigido e coperto, spettatori 120. Ammoniti Okoli e Cangiano per gioco scorretto, Cargnelutti per simulazione. Corner 8-4, recupero 1’ e 4’.

Zingonia – Prima in campionato con 3 punti sul Torino, costretta dal tabellone di Coppa Italia a prendere per le corna lo stesso avversario nelle semifinali (Fiorentina e Inter dall’altra parte, campi da sorteggiare) del 6 febbraio e 6 marzo prossimi. La Primavera dell’Atalanta supera lo scoglio del quarto casalingo sommergendo la Roma sotto un poker, sulle ali di una delle più convincenti prestazioni stagionali.
Al 5’ Colley borseggia Pezzella lanciando al limite Piccoli, che impegna il portiere ospite costringendolo alla levata di braccia sopra il montante. Il gambiano converge che è un piacere senza andare oltre la botta priva di angolazione scollinato il decimo, nell’ambito di un confronto tatticamente piuttosto bloccato. Ed è sempre lui che aiuta Kulusevski a sbloccarla, servendolo dalla mancina dopo un disimpegno altrui errato per innescarne giro su se stesso e destro radente nell’angolino. La reazione romanista culmina in due conclusioni di Celar tra 18’ e 19’: la prima, a rimorchio di Jean Freddi Greco, è rintuzzata da Carnesecchi, la seconda è svirgolata sul fondo sulla sponda di Riccardi al culmine della manovra rifinita dal traversone di Semeraro. Otto giri di lancetta e Peli, lanciato dal nazionale svedese, imbecca la sbucata sottomisura dell’ariete di Sorisole che calcia addosso al piede di Stefano Greco. Nemmeno un paio di corsette di cronometro e ancora la boa avversaria, triplettista nel precedente di campionato del 27 ottobre scorso, non sfrutta il campanile di Parodi schiacciando debolmente di testa. A due dalla pausa è nuovamente Greco ad abbassare la saracinesca per dire di no al possibile bis di Piccoli, stavolta da fuori.
La ripresa comincia col botta e risposta al 5’ di un Pezzella velleitario dalla lunga e di un Piccoli proiettato in contropiede ma fermato dal numero 1 in angolo. Al 7’ il lob del regista di De Rossi trova Celar distratto nell’uno contro uno perso con Guth, nemmeno un minuto e l’ennesima parata a tuffo nega il successo personale al sinistro dalla lunga dell’accentrato Zortea. All’11 il centrale brasiliano smorza il mancino di Pezzella innescato da Celar, al 14’ Kulu chiama alla battuta Colley che però di interno sinistro alza la traiettoria col corpo sbilanciato all’indietro. Due giretti di orologio e Greco leva il sinistro di Colpani (decentrato a destra) dall’incrocio senza che l’arbitro conceda incredibilmente il tiro dalla bandierina, ma la Baby Dea passa lo stesso su azione, con Colley a punire l’uscita improvvida di Semeraro chiudendo il triangolo con l’assistman Kulusevski. Un appoggio morbido solo soletto davanti al baluardo nemico che precede la ripartenza secca di Girgi, che in capo a una cinquina ferma D’Orazio e poi vanifica il potenziale tris intromettendosi senza volerlo sulla cannonata di Peli da lui assistito. La chiusura della pratica arriva puntualmente al 28’, quando il tap-in di Piccoli cala come la mannaia su una retroguardia capace solo di respingere corto, dapprima in gioco aereo, la palla di Zortea e il tentativo di Colpani. Al 34’ Trasciani (autore del rinvio sbagliato in precedenza) di testa sul cross di Darboe sbatte contro Carnesecchi, sul rovesciamento il suggerimento di Colley per Traore è leggermente lungo. Il sigillo lo mette comunque il 2002 ivoriano, inseritosi grazie al filtrante di Cortinovis sporcato da Chierico per la conclusione bassa alla destra di Greco. Al 4’ di recupero il palo interno aiuta Carnesecchi su Celar.
S.F.