Con la prima tornata di gare riguardanti Coppa Italia e Coppa Lombardia, il dilettantismo torna in campo a distanza di quasi un anno. Sarà vera gloria per le categorie più celebrate del calcio bergamasco? Oppure la Spada di Damocle offerta dal Covid-19, con relativa annosa questione delle vaccinazioni, finirà per avere, ancora una volta la meglio? Quel che non può essere messo in discussione è la grande voglia, da parte di appassionati e addetti ai lavori, di essere, anno dopo anno, parte integrante del piccolo grande universo dilettantistico. E c’è da credere che fin dalle gare del prossimo fine-settimana, le emozioni andranno di pari passo con i confronti, i pronostici, gli scongiuri, unitamente a tutte quelle prassi che così bene caratterizzano e raccontano il pallone di casa nostra.

Coppa Italia – Promozione
Per un’Eccellenza abituata a stupire per gli exploit e per determinate favole – vedi Scanzo dei miracoli – dal marchio indelebile, la Promozione cattura l’attenzione per l’imprevedibilità e per una predisposizione, quasi genetica, ai colpi di scena. Una volta fissati pronostici e rapporti di forza, state pur certi che accadrà qualcosa per cui tutto sarà puntualmente smentito o sovvertito. Così, puntando proprio sul fattore-sorpresa, aprono la loro stagione Accademia Isola Bergamasca e Città di Dalmine, che sgomiteranno per il pass-qualificazione nel girone 13, in compagnia della Vibe Ronchese. Entrambe indiziate per un ruolo marginale, o comunque votato alla permanenza in categoria, cercano da subito un chiaro attestato di stima, anche se verosimilmente il rodaggio richiederà tempo e pazienza. L’Accademia ha varato l’operazione dell’estate, facendo confluire, oltre che il Bonate Sotto, un insieme di realtà, dell’Isola bergamasca per l’appunto, che una volta unificate promettono un progetto sostanzioso, specialmente in tema di valorizzazione dei migliori giovani. Ciò non toglie che consistenza e unità degli intenti passeranno anche per i risultati della prima squadra, intenta nel contempo a smaltire una prima delusione, scaturita dal mercato: le chiavi dell’attacco erano belle che in mano a Stefan Nenadovic, ma l’ex Caprino ha poi scelto di accasarsi fuori-provincia. Largo allora a un giovane assai futuribile, uno dei tanti del resto, come Tommaso Temelin, figlio d’arte, proveniente dalla Juniores Nazionale del Ponte San Pietro. I buoni rapporti con le piazze di rango limitrofe profumano di manna anche per i “Citizens” dalminesi, che hanno innestato diversi elementi di scuola-Brusaporto e puntano sul rilancio di Iacopo Epis, che a Brusaporto ha vinto un titolo di Eccellenza. Ben più corposo appare il triangolare, tutto bergamasco, che nel girone 14 metterà l’una contro l’altra tre formazioni decisamente agguerrite. Aprono, nell’anticipo di sabato sera, Fiorente Colognola e Almè, in lizza per un ruolo di primo piano, con vista sui playoff. La Fiorente ha cambiato da cima a fondo, inserendo Tanghetti tra i pali, arrivando fino a Rota e Previtali per l’attacco, ma è soprattutto la smania di godersi, finalmente, un nuovo corso fin qui azzoppato dal Covid-19 l’aspetto cruciale. I gialloverdi del confermato mister Fracassetti hanno puntellato ulteriormente con Ubizzoni uno zoccolo duro che ha vinto e convinto ai quattro angoli della provincia, ma l’addio al calcio maturato da Dinoni e Gotti, vale a dire due perni dello scacchiere, va metabolizzato con i dovuti tempi. In qualità di terzo incomodo, il San Pellegrino proverà a confermare i propri buoni propositi: pur senza il figliol prodigo Gherardi, tornato in Eccellenza al Lemine Almenno, si cerca il fatidico salto di qualità, nel segno delle certezze di sempre e di due super innesti. Per il contingente degli esperti, Marco Cesari non necessita di particolari presentazioni. Per il parco-giovani, la discesa in Promozione di Pietro Gregis, ex Ponte e AlbinoGandino, suona da valore aggiunto. Nel girone 15, altre tre compagini in cerca di gloria incroceranno le armi, per una sorta di prova generale verso il campionato che verrà. Aprono Colognese e San Paolo d’Argon, chiamate a rinverdire quei fasti che gli ultimi tornei hanno parzialmente offuscato. Operazioni mirate, ma dall’impatto potenzialmente disarmante, su ambo i fronti. L’una porta in campo Bonassi, Calchi e Valle Vallomi; l’altra ha irrobustito difesa e centrocampo con due Ruggeri (soltanto omonimi), provenienti rispettivamente da Mapello e Forza & Costanza. Chiamato a posticipare il proprio esordio, l’Azzano Fiorente Grassobbio chiede alla nuova stagione e a tutte le sue competizioni un nitido attestato di autorevolezza, dopo le novità occorse in organigramma, oltre che nell’organico della prima squadra. Convince, in particolare, la scelta di affidarsi, in avanti, agli ex Stezzanese Zanga e Breviario, all’interno di un impianto che continua a godere di determinate certezze. L’attesa che ferve maggiormente è rivolta però al girone 16, aperto domenica da Casazza Virtus-Gavarnese. Nell’estate della Valcavallina, ha tenuto banco il trasloco compiuto da Flavio Mazzucchelli, presidente dell’allora Virtus Lovere, alla corte della famiglia Cambianica. A benedire il matrimonio ci sono il centrale Riccardo Esposito, ex Ponte e Brusaporto, e l’attaccante Daniele Arici, oltre al contingente di giocatori fuoriusciti da Lovere. Quanto agli arancio-verdi dell’inossidabile tandem Zanchi-Foresti, ecco un potenziamento di tutto rispetto, grazie alla frangia scaturita da un’altra nobile realtà che oggi non c’è più, ossia il Bergamo Longuelo. A supportare i seriani, ecco servito il ritorno tra i pali di Morè e l’approdo di Mistri e Buelli. Pronta a gustarsi questo prelibato antipasto, la Pradalunghese arriva all’appuntamento inaugurale con i gradi della squadra da battere, ma è pur vero che il 3-0 rifilato in amichevole proprio dal Casazza Virtus può e deve ricordare che in Promozione è battaglia sistematica, dagli inizi di settembre a maggio inoltrato. Chiudono la panoramica le squadre della Bassa. La Cividatese è impegnata domenica contro il Romanengo, ma i favori del pronostico spettano alla Soncinese. Gli Orange hanno cambiato il minimo necessario, pur dovendo contemplare la necessità di colmare, in sede di amalgama, la lacuna apertasi in attacco con l’addio di Danilo Pesenti. Nel girone 24, sarà triangolare di fuoco, con Acos Treviglio e Juventina Covo pronte a battezzarlo e Accademia Gera d’Adda chiamata inizialmente al turno di riposo. Su tutte le sponde si fa tangibile l’ambizione, anche se le migliori carte dovrebbero essere appannaggio della banda De Martini, più collaudata e più avvezza a tornei di livello. Se sarà vera gloria, specialmente in chiave di “Prima delle antagoniste”, qualche indizio di valore potrà provenire proprio dall’appuntamento di Coppa Italia.
Nik

IL PROGRAMMA
COPPA ITALIA PROMOZIONE
DOMENICA 5 SETTEMBRE ORE 17
Girone 13
Accademia Isola Bergamasca-Città di Dalmine
Riposa: Vibe Ronchese
Girone 14
Fiorente Colognola-Almè (sabato ore 19)
Riposa: San Pellegrino
Girone 15
Colognese-San Paolo d’Argon
Riposa: Azzano FG
Girone 16
Casazza-Gavarnese
Riposa: Pradalunghese
Girone 22
Cividatese-Romanengo
Riposa: Soncinese
Girone 24
Acos Treviglio-Juventina Covo
Riposa: Accademia Gera d’Adda