Tra qualche battibecco, inevitabile quando di mezzo c’è un rapporto di sangue, e fiumi di adrenalina che accompagnano l’esordio stagionale, tanto più se servito in posticipo serale, Paladina e Amici Mozzo inaugurano il proprio percorso in Coppa Lombardia mandando in scena il “Derby dei Pelizzoli”. L’uno contro l’altro, finalmente. E pure da subito, a fronte del blocco dello scorso anno che, di fatto, guastò, i piani alle due contendenti e ai rispettivi direttori sportivi, vanificando lo scontro fratricida. Precedenza, per anzianità, anagrafica e di servizio, e anche perché il suo Paladina giocherà in casa, a Mauro Pelizzoli: protagonista assoluto nell’estate di mercato, nonché primo artefice di un allestimento che ha portato i granata fin in cima ai pronostici, in un campionato, quello che andrà a raccontare il girone E di Prima, privato non senza sorpresa della corazzata Torre de’ Roveri. Dall’altra parte, Andrea Pelizzoli, il fratello minore, eppur insignito dei gradi di “giovane promessa” dal mirabile futuro, dall’alto dei due campionati vinti consecutivamente dagli Amici Mozzo, vale a dire la matricola sfrontata e impenitente, destinata a far parlare di sé. “Dopo due anni di inattività, diventa inevitabile fare i conti con tanti infortuni e tante incognite – spiega Mauro, classe ’81 – ma non ci vogliamo nascondere dietro agli alibi. Gli Amici Mozzo arrivano all’appuntamento senza pressione, mentre il Paladina ha tutto da perdere. Del resto, nutriamo delle ambizioni e non le nascondiamo. Certo ci vorrà tempo per trovare la miglior quadratura, mentre dalla loro c’è un’ossatura rimasta invariata e che va consolidandosi”. Immediata la replica di Andrea, classe ’87: “Sono stranamente d’accordo con mio fratello! È difficile ora fare previsioni, ma quel che è certo è che ci saranno problemi per tutti, dopo una sosta così prolungata. Dopo due anni la ruggine è tanta, noi stessi abbiamo verificato qualche intoppo in sede di preparazione. Quanto all’organico, ci spiace aver perso Acerbis e Crotti (approdati al Torre de’ Roveri, n.d.r.), speriamo di averli sostituiti a dovere. Il ruolo di matricola ci spaventa relativamente, perché lo scorso anno eravamo partiti forte, riuscendo persino a fare più punti del Paladina. Ora vogliamo proseguire su quella traccia, nel segno della continuità e nel segno di nuovi giovani, che a ben vedere sono l’incognita più grande. Mio fratello ha ragione, gli Amici non hanno pressioni: vogliamo ragionare partita per partita, poi a dicembre vedremo”. Archiviata una piccola scaramuccia legata alla presunta superiorità, in termini di punti, esibita dagli AM sul Paladina nell’annata precedente, si passa al fuoco incrociato, anche se a ben vedere i reciproci complimenti finiscono per avere la meglio. Così Mauro Pelizzoli, sull’esponenziale crescita esibita dalla società presieduta da Marco Agazzi: “Gli Amici hanno fatto davvero un gran lavoro e penso, in particolare, ai due diesse, mio fratello in compagnia di Angelo Ferrari (oggi vicepresidente del club Orange, n.d.r.) e a mister Daniele Brena. Hanno mandato in onda un piccolo grande miracolo sportivo e una fetta di questo merito spetta evidentemente anche a me, dato che nel 2008 contribuii alla fondazione della società. Con la scalata dalla Terza alla Prima è arrivato un risultato eccezionale e oggi siamo a individuare un ruolo di outsider per una squadra che potrà certamente approfittare dell’uscita dal girone del Torre de’ Roveri”. Sull’altro fronte, sono addirittura parole al miele. O forse no. “Mio fratello – chiosa Andrea – si è fatto largo negli ultimi 4-5 anni e i risultati sono dalla sua. E poi mi ha dato certamente una mano, dal punto di vista della crescita e della confidenza che ho acquisito nel ruolo di diesse. Mi ha indicato la via e non c’è dubbi che i suoi consigli siano serviti. Poi chiaramente è fatto a modo suo e non perde l’occasione di tirar fuori il suo cinismo. Ancora oggi non gli perdono di aver contattato Acerbis, senza essere passato da me”. Immediata e sibillina la replica del fratello maggiore: “Avevo contattato il tuo mister! E poi Acerbis si era già accasato al Torre de’ Roveri!”. Smaltita un’altra recrudescenza del rapporto, si passa alla stretta attualità e dunque a una vigilia carica di significati, vuoi per la presenza in campo di Erba e Nozza, due ex Paladina oggi colonne portante degli Amici Mozzo e vuoi per lo status di derby a tutti gli effetti garantito dal campo di Valbrembo. “Le assenze saranno numerose – spiega il diesse dei granata – ma come ho già detto non vogliamo aggrapparci agli alibi, perché la rosa è profonda e di alternative ne abbiamo. Dobbiamo trovare ancora un assetto ottimale là davanti, in assenza di Tabaku, che ne avrà ancora per un po’, ma la fiducia riposta in mister Tarchini è totale e incondizionata. Ha un caratteraccio (ride, n.d.r.) ma ci completiamo bene, anche per merito del suo staff (con l’ex tecnico di Villa e Lemine Almenno, il fidato vice Diego Genini e il preparatore dei portieri Stefano Gotti, già con Pelizzoli a Loreto, n.d.r.). E poi, come non avere fiducia in un mister che ha portato una realtà come il Villa Valle in Serie D? Credo che per un allenatore delle nostre scene un traguardo del genere sia il massimo!”. Irrompe Andrea Pelizzoli, rinfocolando l’argomento-guida tecnica: “Io mi tengo mister Brena, un profilo emergente, destinato a fare strada. Se è vero che nel calcio contano i risultati, lui ha vinto due campionati consecutivi, con un budget ridicolo e uno staff risicato. Le chiacchiere stanno a zero, siamo fortunati a poter contare su di lui. Il suo più grande merito, a mio avviso, sono il rapporto umano che è in grado di creare con i ragazzi e la grande preparazione che c’è alle spalle. Lui è uno che legge, si informa, si aggiorna, tanto che da noi ricopre un ruolo che va ben oltre la guida tecnica. È una figura fondamentale per il nostro ambiente. Quanto alla gara, non ci sarà Riceputi, che ha avuti problemi legati alla visita medica ed è indietro di condizione”. Chiusura dedicata al pronostico secco. Unanime previsione, con folate di scaramanzia pronte a sconquassare i piani dei granata. Mauro Pelizzoli, due salti di categoria all’attivo e un ruolo di primissimo piano nella costruzione del Loreto dei miracoli, non ci gira attorno: “Vince il Paladina, 2-0. Dopo il salto in Seconda con gli Amici Mozzo e il salto in Prima con il Mozzo, mi manca un salto in Promozione. Dopo la grande delusione dei playoff persi a Loreto contro il Calvenzano, mi piace pensare che questo possa essere l’anno buono. Chi vorrei di loro? Nessun giocatore, mi tengo i miei”. Sull’altra sponda, Andrea Pelizzoli concorda con aria volpina: “Vince al 100% il Paladina! Erba e Nozza ce li siamo presi e siamo contenti così. Non invidiamo nessuno, pensiamo soltanto al nostro percorso e alla nostra crescita. E poi c’è il nostro centrocampo, uno dei più forti della categoria. Lo è già da qualche tempo!”.
Nik