Momenti di assoluta incertezza riguardo alle decisioni legate ai provvedimenti per fermare l’epidemia di coronavirus nella provincia di Bergamo. L’impressione di chi scrive, confermata dalle indiscrezioni di un importante esponente della Lega sentito ieri notte lungamente al telefono, è che le istituzioni siano completamente bloccate nella difficilissima scelta tra tutelare la salute dei cittadini e salvaguardare l’economia di una delle zone più importanti in Italia, due cose in questo momento inconciliabili.
Stando alle ultime indiscrezioni non ci sarebbe nel decreto odierno nessuna zona rossa nella Bergamasca, ma il Governo e la Regione, prendendo ulteriore tempo, starebbero preparando un documento ad hoc che partirebbe con l’isolamento dei comuni di Nembro e di Alzano, che forse arriverà, forse no, tra poche ore o tra un po’ di giorni. Questo nonostante i numerosi casi odierni nella nostra provincia e nella nostra città, focolai italiani del virus, ma luoghi troppo importanti per l’economia lombarda e, quindi, nazionale.
Triste dirlo, e chi scrive è pronto agli insulti social del caso, perché pure sul coronavirus siamo ormai divisi nelle solite due fazioni, ma l’idea è che non siamo solo di fronte a una malattia pericolosa e bastarda, ma pure al fallimento di una tentennante politica, quella priva di qualità dei nostri anni.
Matteo Bonfanti