Ormai è un anno e vedo molta gente che sta crollando. Io sono tra questi. Me ne accorgo perché continuo a sognare di stare al concerto del Primo Maggio, con l’estate addosso e Jovanotti che canta “sei bella come il sole”. Indosso la mascherina, sto distanziato dagli amici che sono con me ed è un bel sogno, felice, col cielo azzurro, un sacco di bambini e pure l’arcobaleno.
Poi però, preso dalla libertà ritrovata, tolgo il mio dispositivo di protezione individuale e abbraccio forte due soci a caso, e tutto si trasforma, diventa un incubo: sul palco scompare Lorenzo e arriva Gigi D’Alessio, inizio ad avere un freddo cane perché nuvole rigonfie di pioggia circondano ogni cosa e io sono preoccupato perché ho lasciato il Kappa Way verde a Bergamo e manco ho un ombrellino cinese sotto braccio. Ma c’è di più, scopro che sono mano nella mano con un’anziana grassa grassa e senza denti per mangiare, vestita di nero, con le calze di nylon color carne e con ai piedi delle ciabattine bruttissime. La vecchia vuole limonare con me. E insiste. E io mi concedo perché pure nei sogni non so dire un solo no. Subito dopo lei mi rivela che è incinta, io le dico che è impossibile fare un bambino con un bacio, lei s’incazza, fa la voce grossa e mi convince del contrario, chiamando Matteo Renzi al telefono, che, arrogantino, mi invita a prendermi le mie responsabilità.
Quindi mi sveglio sudato e nel panico sul divano rosso fuoco mentre la tv è accesa chissà da quanto. E mi metto a pregare Gesù, cinque Padre Nostro in fila per farmi avere il vaccino il più presto possibile così da tornare a fare dei sogni quell’attimino più normali, tipo rivivere il Primo Maggio del 1997, visto che la musica dal vivo ancora per un bel po’ non la si potrà né vedere né ascoltare.
Matteo Bonfanti