La campagna elettorale per la presidenza del Comitato Regionale Lombardo sta entrando nel vivo. Lo società sono chiamate a votare sabato 25 marzo a Milanofiori. Verrà eletto solo il presidente mentre l’intero consiglio resterà in carica fino al termine del mandato quadriennale. A contendere la presidenza a Sergio Pedrazzini, attuale vicario del CRL, torna in scena Alberto Pasquali, che si era già candidato nel gennaio 2021 perdendo per 14 voti la contesa con Tavecchio. “Ho scelto di tornare in campo perché ritengo che l’attuale Comitato abbia fatto poco. Dopo una valutazione oggettiva dei programmi che si erano prefissati e non mi sembra che siano stati realizzati. E le società lombarde hanno bisogno di risposte”. La sua ricandidatura nasce quindi da un’insoddisfazione generale intorno all’attuale governo del calcio dilettantistico lombardo. La scorsa settimana Pasquali ha aperto anche a Bergamo la sua non facile campagna elettorale per “ascoltare le società e capire i problemi”. “Ho letto attentamente il programma del mio competitor. Mi sembrano progetti vaghi che non entrano nello specifico, non si capisce quale futuro possano avere. Il CRL si ascrive il merito di aver ripreso in pieno l’attività agonistica dopo la pandemia. E’ il suo compito, non poteva fare altro. Invece per quel che riguarda il nuovo regolamento dello sport è stato deficitario. Le società non sono state istruite adeguatamente, pochi corsi di formazione e anche le delegazioni sono state assenti”. In questa fase finale della stagione le società calcistiche sono preoccupate per quello che succederà con l’abolizione del vincolo, che nel resto delle federazioni calcistiche d’Europa non esiste, e con le nuove strutture organizzative: “Si sapeva che sarebbe stato abolito e già alcune normative andavano in quella direzione. Ma l’impatto più forte per i club, soprattutto quelli piccoli, seconda e terza categoria, riguarderanno i cambiamenti all’interno della singola società. E devono essere tutelate attraverso corsi che spieghino loro che fare anche perché non mi sembra che si siano alzate voci per proporre miglioramenti. Del resto un Comitato come quello lombardo non mi sembra abbia una rappresentazione a Roma e i delegati assembleari contano poco”. Se Pasquali verrà eletto rischia di essere un’“anatra zoppa”, vale a dire avere il CRL a lui ostile perché gli attuali consiglieri sono stati eletti nella lista del compianto Carlo Tavecchio: “Avrò contro i consiglieri? No, perché ci si mette intorno al tavolo per lavorare tutti insieme. Non ho intenzione di fare la guerra a nessuno, voglio solo essere da traino e da stimolo per l’attuale consiglio che, in questa fase, mi sembra apatico”.
Giacomo Mayer
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