È un periodo, quello che stiamo vivendo, difficile tanto da vivere quanto da comprendere. Siamo abituati da sempre a essere liberi, a poter viaggiare, spostarci, incontrarci. Ora ci viene chiesto, come giusto che sia, di stare a casa, di stringere i denti e di resistere a un nemico che non è invisibile, poiché lo vediamo nelle forme di città deserte, di scuole, aziende e locali chiusi, di domeniche, per appassionati come noi, vuote di calcio e di sport. Sì, perché anche quello che viene volgarmente chiamato pallone si è dovuto fermare; naturalmente non è il problema maggiore né la necessità più stringente, ma, altrettanto ovviamente, manca. Manca ai bambini che, spensierati, si divertono e imparano; manca ai campioni che tutti i lunedì sono protagonisti del nostro giornale; manca a chi, come noi, scrive e un po’ vive di calcio.
Sono state tante le iniziative lanciate da società e da singoli per continuare a far sentire la loro presenza e la loro vicinanza ai propri ragazzi, per cercare di accendere un bagliore di normalità in un tunnel di cui ancora si fatica a vedere la fine.
Una storia da raccontare è quella di Dario Caglioni, formatore e allenatore dei portieri del Villa Valle che io stesso ho avuto modo di conoscere. Una persona di quelle che se ne vedono poche, competente, sincera e leale, di una schiettezza e di un carisma accentuati ma genuini. Ex portiere, cultore del lavoro, del sacrificio e della ricerca della perfezione, Dario, oltre al suo lavoro nella realtà giallorossa, è solito organizzare camp e incontri di formazione per aiutare più ragazzi possibile a migliorare e ad inseguire i loro sogni. È, in poche parole, un esempio di passione, vera, coinvolgente e dirompente, per il calcio.
L’iniziativa che Dario sta portando tutt’ora avanti è quella di creare allenamenti a casa per i suoi portieri, un modo per mantenerli concentrati e pronti ma anche, e soprattutto, per far respirare loro una boccata di concreta normalità. Dalla sua soffitta, trasformata per l’occasione in un vero e proprio centro di allenamento, mostra ai suoi ragazzi come poter continuare a coltivare passione e talento in modo sicuro, con poca spesa ma tanta resa, potremmo dire.
Oltre a ciò, l’aspetto che Dario tiene a sottolineare e a condividere è la possibilità, per chiunque lo voglia, di seguire e mettere in pratica i suoi consigli. Sui suoi canali social, infatti, aggiorna quasi quotidianamente questi contenuti, consentendo pertanto a tutti i portieri che lo desiderassero un costante e mirato allenamento.
“Da quando abbiamo interrotto le attività sia con il settore giovanile che con la prima squadra mi sono dovuto “confinare” come tutti a casa. Eccetto per il fatto che esco per portare spesa e medicine agli anziani del mio paese, ogni giorno mando ai miei portieri del settore giovanile e della prima squadra del Villa una scheda giornaliera con esercizi, tempi di recupero, ripetizioni e consigli. A questi allego filmati di allenamenti che realizzo nella soffitta, che praticamente è diventata una palestra di allenamento del portiere. Ho allargato questa iniziativa ai portieri della mia scuola ed inoltre ho deciso di pubblicare sui miei social Instagram e Facebook questi filmati, in modo che tutti ne possano usufruire allenandosi a casa. È un modo per rimanere in forma fisicamente ma anche e soprattutto per non perdere stimoli mentali. Moltissimi poi mi rimandano filmati di ciò che fanno a casa e mi chiedono di essere corretti e consigliati. La voglia di calcio c’è ed è tanta, in questo modo rimaniamo uniti, attivi, costruttivi”.
Il calcio è passione, costanza, determinazione e capacità di superare gli ostacoli, ed è per questo che la sua portata va al di là delle barriere imposte da un avversario che, grazie anche a iniziative come questa, fa un po’ meno paura.
Andrea Brumana