Inter – Atalanta 1-1 (0-1)
INTER (4-3-2-1): Calligaris 5,5; Dervishi 6,5, Guercio 6,5, Fontanarosa (cap.) 7 (42′ st G. Stabile sv), Pelamatti 6,5; Martini 6, Bonavita 6,5 (38′ st Di Maggio sv), Kamate 5,5; Biral 5,5 (1′ st Curatolo ), Owusu 6 (20′ st Sarr ); Esposito 7 (38′ st Diallo sv). A disp.: Basti, Delvecchio, Perin, Stante, Quieto, Di Pentima, Berenbruch. All.: Cristian Chivu 6,5.
ATALANTA (4-3-1-2): Pardel 6; Del Lungo 6,5 (24′ st Tavanti 6), Guerini 6, Regonesi 6,5, Palestra 5,5; Colombo 6 (44′ st Hecko sv), Chiwisa 6, Muhameti 6,5; Vorlicky 6 (9′ st Vavasssori 6,5); De Nipoti 7, Omar 5,5 (9′ st D.P. Stabile 6). A disp.: Maglieri, Saleh, Roaldsoy, Ghezzi, Vitucci, Perez, Armstrong, Bevilacqua, Gudmundsson. All.: Marco Fioretto 6,5.
Arbitro: Giordano di Novara 6,5 (Valente di Roma 2, Bartolomucci di Ciampino).
RETI: 38′ pt De Nipoti (A), 3′ st Esposito (I).
Note: mattinata leggermente velata, spettatori 150. Ammoniti Owusu, Fontanarosa, Chiwisa e Kamate per gioco scorretto. Tiri totali 11-13, nello specchio 6-7, parati 5-6, respinti/deviati 1-5. Corner 4-6, recupero 0′ e 4′.

Sesto San Giovanni (Milano) – Vorlicky si ferma alle solite invenzioni soffittando la doppietta in prima squadra nel test con la Pro Patria di giovedì? Niente paura, ci pensa il solito noto. Mezza spalla, schiena o nuca non è importa. Se non è il fantomatico McKinley a siglare il punto alla Superfantozzi ma Tommy De Nipoti, che ingrana la quarta per (far sognare ai suoi) la seconda vittoria di fila, alla Primavera dell’Atalanta andrebbe benissimo anche l’uscita per viole altrui sul traversone di Del Lungo, se le illusioni non sbattessero il mignolo contro la girata di testa di Esposito che la pareggia accarezzando lieve nell’angolino il crossone di Pelamatti in avvio di ripresa. Morale della favola: quarto punto in sei turni sprecando qua e là nella tana di un’Inter in difficoltà a dispetto del tricolore sulle maglie, intensità sempre a sprazzi, un trascinatore in croce e niente delizia nello score, dopo essersi schiodati da quota zero prima della pausa per le Nazionali battendo la Samp. 
Scollinato il doppio pericolo dell’accompagnamento a Owusu (6′, diagonale sbarrato) di Bonavita, senza mira sulla ribattuta, e di Martini sul la del firmatario della primissima chance (9′) con Pardel a sigillare il palo di competenza assaltato da destra, mentre il capitano dei bergamaschi si vede infrangere da Pelamatti l’uno-due iniziale con Del Lungo (4′) per poi sganciare ai dirigibili a cronometro raddoppiato, alle soglie del ventesimo è la volée di Muhameti ad attentare alla verginità della porta di casa. Il disimpegno sbucciato di fronte da Fontanarosa sulla scodellata di Del Lungo, però, non funge da propellente a favore di potenza e precisione della mezzala albanese, agevolando l’alzata in angolo di Calligaris. Se il destro dalla distanza, leggi piede sbagliato, del moravo (23′) nel duetto con Omar è una preda abbastanza comoda per i guantoni nemici, l’apripista, pure una murata del cuore della difesa locale un paio di gretti prima del rompighiaccio in asse con Regonesi e lo spondista svedese, in assolo a un poker dall’intervallo dal centrosinistra non imbraccia la doppietta per la manata decisiva in fallo di fondo dell’estremo interista.

Il rientro dal tunnel è contrassegnato dall’1-1 della punta al primo successo personale in stagione e dall’occasionissima del sorpasso fallita dalla new entry Curatolo, che privo di vere opposizioni la telefonata ciancicata al guantipede polacco (6′) dialogando nello stretto col compagno marcatore. I meneghini pigiano a tavoletta sgommando però unicamente con la carezza del primo cambio, la Baby Dea invece ne sciupa tre in soluzione unica nel lungolinea dei subentrati Vavassori-Stabile, dove alla scivolata del secondo fa seguito il tap-in del primo strozzato stavolta da Guercio con Martini a calare la saracinesca addosso al firmatario del temporaneo vantaggio, a Calligaris ormai imbelle.
Tutto fra 12′ e 17′, quindi la fase di stanca spezzata dal rimorchio Sarr-Bonavita sfociato nel piattone dal limite troppo aperto per pungere a una sporca dozzina dal novantesimo. Il recupero è alle viste quando il numero 1 di stanza al “Breda” risponde presente sul secondo tentativo aereo dell’omonimo di giornata suggerito dal biondino udinese. Brivido freddo per l’incerta sbracciata pardeliana (Tommaso Bertini è stato designato da “terzo” dal Gasp causa stop obbligato di Musso) al gong su Diallo che sbuca da rimessa laterale, ma Curatolo sugli sviluppi è decentrato e fa gol solo all’esterno della rete. La Beneamata si tiene ancora il bottino pieno in canna restando nei bassifondi a una lunghezza dai nostri, già protesi alla prova d’appello a Zingonia venerdì prossimo (ore 14) contro il Cesena.
S.F.