Era uno sfottò tutto sommato innocente, ma il dito medio in Italia sarebbe meglio non farlo, perché passa giocoforza per un gesto di cattivo gusto. Marten de Roon s’è preso oggi 2.500 euro di multa per un post sui propri profili social a festeggiamento del 3-1 dell’Atalanta alla Roma lo scorso 24 aprile. Un climax ascendente di aggettivi, dalla giustizia sportiva, per giustificare la contravvenzione: contenuto “denigratorio, provocatorio, ingiurioso e offensivo”. “Quando hai radici a Rotterdam e batti la Roma”, impegnata in quei tempi contro il Feyenoord nei quarti di finale di Europa League, il senso del post.

Giunta a scoppio ritardato, dunque, “la comunicazione della Procura Federale relativa al provvedimento di conclusione delle indagini di cui al procedimento n. 993 pf 22-23 adottato nei confronti del Sig. Marten DE ROON, avente ad oggetto la seguente condotta: Marten DE ROON, all’epoca dei fatti, soggetto appartenente all’Ordinamento federale in quanto tesserato come calciatore per la società ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SRL, in violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver egli in data 24.04.2023, successivamente alla disputa della gara ATALANTA vs ROMA, valevole per la 31^ giornata del campionato di Serie A TIM della corrente stagione sportiva e terminata con il punteggio di 3-1, e al fine di celebrare la vittoria della squadra nerazzurra postato sui propri personali profili social un messaggio in lingua inglese dal contenuto denigratorio, provocatorio, ingiurioso e offensivo nei confronti della società A.S. ROMA SRL“.