Un tempo per uno non fa male a nessuno. Tanto basta per proiettare ai quarti di finale dei Mondiali, il prossimo 9 dicembre, un pezzettino della Bergamo filo-calcio, contro la vincente di Argentina-Australia. Marten de Roon dal kick off per tutto il primo tempo su McKennie o su Mensah, comunque sul centrodestra, e Teun Koopmeiners sempre sulla stessa zolla a sostituire all’intervallo Klaassen con l’inserimento di Bergwijn proprio al posto dell’altro nerazzurro. L’Olanda di Van Gaal non sfugge alla regola non scritta della rigida alternanza tra compagni di squadra in mediana a fianco del barcelonista Frenkie de Jong, l’unico intoccabile in mezzo, neppure in occasione dal 3-1 un po’ sofferto ma meritato agli Stati Uniti nell’ottavo ad Al Rayyan.

I rimorchi lunghi di Dumfries, poi sigillatore della pratica a 9′ dal 90′ di mancino al volo sul favore di ritorno del secondo beneficato di giornata, dall’out destro, rispettivamente dopo una bella azione corale e una rimessa laterale, propiziano l’uno-due Depay-Blind al decimo e al primo di recupero nel primo tempo. Nella ripresa RoboKoop spende il giallo su Pulisic all’ora di gioco. Al 76′ la stessa ala del Chelsea, sull’onda lunga di un corner con palla in uscita mal gestita dagli Oranje,
serve al tacco di Wright il lob forse involontario che s’impenna sotto il sette per l’illusione di averla riaperta. Il venerdì della settimana prossima, alle 16, potrebbe vedere un altro nerazzurro alla stessa eliminatoria: Mario Pasalic con la sua Croazia, sempre che lunedì 5 batta il Giappone, dovendo eventualmente affrontare chi prevarrà tra Brasile e Corea del Sud.