Dimenticare Copenaghen. La partita col Cagliari è l’inizio di un’altra vita calcistica, ricca di passioni e di ambizioni e forse anche di piu’ . E se è stata cocente la delusione per aver mancato la vittoria di pochi millimetri, deve essere altrettanto robusta e convincente la rinascita. Insomma l’Atalanta domani al Comunale (ore 20,30) comincia una nuova avventura.  Non sappiamo se servano psicologi e mental coach per elaborare il capitombolo europeo, di sicuro le teste devono essere sgombre da ogni più piccolo rimasuglio di ricordi e i piedi forti e sani per tornare a giocare al pallone come i nerazzurri ci hanno sempre abituato. E infatti Gasperini lo chiarisce in maniera forte: “Si vince con la testa e con i piedi. E senza essere presuntuosi. Con grande spirito”. E a questo punto il popolo atalantini deve abbracciare, e non solo metaforicamente, e deve sostenere con interminabili incitamenti i giocatori nerazzurri che scenderanno in campo contro la formazione sarda. E’ chiaro che il confronto si riempie di ulteriori significati e di nuovi stimoli. Per fortuna l’Atalanta gioca subito e non c’è tempo per pensare ad altro anche perché il Cagliari si presenta a Bergamo con l’intenzione di creare brutti scherzi all’Atalanta ed è quindi opportuno ricordarsi che nella scorsa stagione i rossoblu tolsero ai nostri i sei punti in palio, vincendo di rapina da noi e in maniera un po’ fortunosa a casa loro.  Sarà una formazione diversa da quella di Copenaghen ma anche da quella di Roma, infortuni e stanchezza costringono Gasperini a cambiare. Variazioni momentanee per causa di forza maggiore. Gollini in porta mentre in difesa mancheranno Toloi e Palomino e così il terzetto arretrato sarà formato da Mancini, Djimsiti e Masiello, sugli esterni Gosens e Hateboer, in mezzo De Roon e Freuler, poi è possibile un ballottaggio tra Pasalic e Pessina a meno che Gasperini decida per un super tridente offensivo: Rigoni, Gomez, Barrow. Maran, invece, recupera Castro e Ionita e quindi dovrebbe presentarsi con Cragno in porta, Padoin e Srna eterni, i centrali di difesa Romagna e Klavan, a centrocampo Castro, Cigarini e Barella, in attacco Pavoletti (occhio sulle palle alte) e Sau. Arbitra Maresca.

GIACOMO MAYER