Atalanta – Chievo 1-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha sv; Toloi 6, Mancini 7, Masiello 6; Hateboer 6,5, de Roon 6,5, Freuler 6, Spinazzola 6; Cristante 6; Ilicic 6,5 (38′ st Palomino sv), Petagna 6 (19′ st Cornelius 6). A disp.: 31 Rossi, 91 Gollini, 95 Bastoni, 8 Gosens, 21 Castagne, 23 Melegoni, 32 Haas, 88 Schmidt, 98 Barrow. All.: Gasperini 6.
CHIEVO (3-5-1-1): Sorrentino 6,5; Bani 6, Dainelli 6,5 (1′ st Cesar 6), Gamberini 6 (35′ st Inglese sv); Depaoli 6, Hetemaj 6, Radovanovic 6,5, Giaccherini 5 (19′ st N. Rigoni 5,5), Jaroszynski 6; Birsa 5,5; Meggiorini 5. A disp.: 90 Seculin, 98 Confente, 18 Gobbi, 10 Gaudino, 19 Castro, 11 Leris, 9 Stepinski, 20 Pucciarelli, 31 Pellissier. All.: Maran 6.
Arbitro: Calvarese di Teramo 5,5 (Posado-Prenna, IV Balice; Var Ghersini e Abisso).
RETE: 27′ st Mancini (A).
Note: pomeriggio leggermente nuvoloso, spettatori 17.292 di cui 3.145 paganti (incasso 32.212,30 euro) e 14.147 abbonati (quota 173.515,95 euro). Ammonito Bani per gioco scorretto. Var: 1. Corner 10-3, recupero 1′ e 6′.

Bergamo – Vittoria di misura ma strameritata, viste le palle gol create a raffica, e controsorpasso al Milan al settimo posto. Contro il Chievo, grazie al guizzo di Mancini, l’Atalanta prende due piccioni con una fava. O forse tre: davanti al pubblico amico non si vinceva dal 27 novembre scorso, sempre 1-0, al Benevento.
La fase di studio cogli ospiti a difendere a cinque si arresta al decimo col colpo di testa di Cristante fuori misura, servito dalla bandierina destra da Ilicic, mentre sessanta secondi più tardi ci riprovano Hateboer e Petagna che sfiora appena il cross del compagno. Fotocopia del primo schema al 13′, stavolta da sinistra, e friulano che la manda poco a lato del sette. II clivensi cercano Meggiorini con Birsa e nerazzurri spingono ma non sono precisi: al 23′ Freuler converge dal vertice sinistro senza trovare lo specchio, un poker di cronometro e Ilicic, imbeccato dal fondo da Spinazzola, tenta il destro a giro che sorvola di poco il montante. Le lancette segnano la medesima distanza quando lo sloveno innesca ancora Cristante: sul suo diagonale appena dentro l’area Sorrentino è tanto agile e pronto da arrivare alla presa in tuffo. Al 35′ il break di Hetemaj si conclude con una ciabattata a due metri dal palo di Berisha. Caso da moviola Gamberini-Ilicic al 37′, Calvarese non fischia. Ma in campo c’è una squadra sola. Al 40′ il sinistro di Toloi sul corner di Ilicic respinto dal muro ospite si spegne lemme sui cartelloni; a un tris dall’intervallo Cristante ha un’altra chance nitida sul servizio di Petagna dal lato corto e fa la barba al legno.
Non è la giornata in termini di mira del pordenonese in prestito dal Benfica, perché al rientro dal tunnel (4′) spara alto il rigore in movimento servitogli dall’out da Hateboer, a sua volta imbeccato da de Roon. Una cinquina secca e Spinazzola ne accarezza la fronte: niente da fare. Al quarto d’ora Petagna dalla destra mette in mezzo per Ilicic, murato da Bani. Entra Cornelius per Petagna, ma la musica mica cambia: 27′, punizione di Ilicic, Masiello si vede deviare il tiro dal muro gialloblù. Per fortuna sul corner susseguente, col Var a prolungare l’attesa – Posado aveva sbandierato, ma non era mani né fuorigioco -, Mancini ci mette petto e forse coscia sulla sponda aerea di Cristante. La Dea prende coraggio e de Roon impegna Sorrentino su filtrante di Ilicic al 31′: il portiere altrui si salva di piede con l’aiuto della traversa. Al 34′ borseggio del danese a Gamberini con miracolo di Sorrentino, di là il neo entrato Inglese (41′) serve la svettata di Rigoni che non centra la porta.
S.F.