Fabrizio Carcano

 

Mercoledì c’è una finale. E non si può sbagliarla.

Poi due gare difficili ed importanti.

Il dicembre dell’Atalanta è ancora lungo e intenso.

E non finisce in Ucraina, comunque vada a finire mercoledì contro lo Shakthar.

Perché poi la Dea dovrà andare il 15 a Bologna, e non sarà facile, e ricevere il 22 un Milan oggettivamente in difficoltà, ma sempre in grado di rianimarsi a Bergamo, basti pensare che nei tre anni di Gasperini in casa contro i rossoneri sono arrivati solo due punti in tre partite.

Non c’è solo la Champions.

Perché servirà fare punti per restare in corsa per una posizione europea, per continuare a sgomitare con le romane e la sorpresa Cagliari.

 

Ma intanto c’è lo Shakthar che rappresenta una sorta di sparti acque stagionale.

Mercoledì non sarà facile per il valore dell’avversario, per il fatto di avere un solo risultato a disposizione.

E per la situazione dell’attacco, mutilato dei gol di Duvan Zapata e con un Josip Ilicic che potrebbe non esserci o non essere al meglio.

Lo sloveno verrà valutato tra domenica e lunedì.

E poi anche Gomez ha preso diversi calci.

E Muriel, rigori a parte, non sta passando un gran momento.

Mentre dietro non ci sarà lo squalificato Toloi.

Tutti fattori da considerare.

E a Bologna la squadra ci arriverà dopo un viaggio lungo per rientrare dall’Ucraina nella mattina di giovedi.

Altro fattore da considerare.

Ma siamo in ballo… per cui si balla!