Dove può arrivare questa Atalanta?
In molti se lo chiedono.
Io, no.
Io vivo di emozioni, di passione e di sogni.
Quando sogno, non mi pongo limiti.
Non mi creo aspettative.
Io, semplicemente, sogno.

Questa Atalanta, però, sta facendo vacillare anche me.

Perché se sogni ad occhi aperti, come sta accadendo ora, cambia tutto.
Ad occhi aperti, il sogno, rischia di tramutarsi in aspettativa.

Ed è proprio in questi momenti che ripenso a quelle volte che sono uscito dallo stadio sconfitto, a testa bassa, ma pronto ad abbonarmi di nuovo, in serie B.
In macchina con papà, mentre si tornava a casa, tristi ed abbacchiati sportivamente, ma già vogliosi e pronti per la battaglia successiva.
Vedo nitida un’immagine.
Papà che mi scuote la gamba, fermi ad un semaforo, mentre mi dice: “dai dai, che l’anno prossimo torniamo in serie A”.

Oggi è tutto cambiato.

L’Atalanta vince – e ci fa gioire – più di quanto potessi sognare.
Ma è una gioia strozzata.
Le urla di gioia vengono -letteralmente-soffocate dalla solitudine.
Si esulta scrivendo sul gruppo whatsapp.
Ed è immensamente triste.
Più triste che scendere i gradoni dello stadio con la serie B in tasca.

Ma la nostra forza sta proprio lì.
I nostri Campioni in campo, il Nostro Mister e la nostra società, lo hanno capito.
Sanno che esultiamo asciugandoci le lacrime e senza abbracci, tra gioia, senso di gratitudine e commozione.
Nella solitudine del nostro divano.
Ah, quanto mancano gli abbracci allo stadio.

“Vinci per noi magica Atalanta.
Portaci dove vuoi, ora che ci fai sognare ad occhi aperti.
Io non mi chiederò mai dove potrai arrivare.
Io resto qui.
Mi lascio trasportare.
A bordo del mio divano.
E volo.
Senza sentire il bisogno di atterrare…”

Stefano Pagno Pagnoncelli