Albano Sant’Alessandro – Un’occasione per ritrovarsi, per alcuni anche dopo anni, scambiarsi gli auguri natalizi, fare il punto su quanto raggiunto negli ultimi mesi e condividere qualche aneddoto sulla stagione ormai giunta al suo giro di boa. Ha permesso tutto questo la cena presso l’Agriristorante Sant’Alessandro, ad Albano, organizzata nella serata di lunedì 5 dicembre dalla Dir. Sport, l’associazione dei Dirigenti Tecnici Sportivi: presenti una ventina di associati, tra presidenti e dirigenti delle squadre bergamasche. A fare gli onori di casa il presidente Sergio Sforza, peraltro patron del Città di Clusone, e il segretario generale Giuseppe Nicoli. A testimonianza della volontà dell’associazione di promuovere la collaborazione tra le quattro componenti del calcio provinciale, erano presenti anche Massimo Ruggeri, presidente del gruppo di Bergamo dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio, Norberto Scolari, vicepresidente vicario della sezione di Bergamo dell’Associazione Italiana Arbitri, e Nicola Radici, Delegato provinciale della Lega Nazionale Dilettanti. Nel corso della serata Nicoli ha fatto il punto sulle attività promosse dall’associazione, prima fra tutte l’assegnazione di alcune di borse di studio come premio a favore di giovani atleti o arbitri che coniughino l’attività sportiva con quella dello studio universitario: un’apposita commissione ha selezionato, sulla base delle candidature, otto atleti di calcio maschile, un’atleta di calcio femminile e un giovane arbitro, cui verranno assegnate le borse di studio nel corso del Galà del Calcio bergamasco che si terrà nel prossimo gennaio. Nicoli ha anche avanzato alcune considerazioni all’indirizzo del delegato Radici, sottolineando l’importanza che rivestirebbe un’opera di formazione dei segretari e dei direttori sportivi che agiscono all’interno delle società e mettendo in luce l’eccessiva severità delle regole legate all’omologazione dei campi in erba sintetica. Un problema quest’ultimo, come ha fatto notare Radici, di cui dovrà però occuparsi direttamente Roma, non certo la delegazione provinciale.
“Il nostro scopo è quello di migliorare a livello di direttori sportivi e società. In questi anni abbiamo svolto un’attività a mio parere molto importante, il rapporto che abbiamo instaurato tra le varie componenti del calcio dilettantistico: arbitri, allenatori, federazione e direttori sportivi”. Così a margine della serata Giuseppe Nicoli, che ribadisce gli effetti positivi di quest’opera di aggregazione: “Proseguiamo con questo lavoro da parecchi anni e abbiamo dei riscontri molto positivi: gli arbitri, ad esempio, dicono di avere un rapporto diverso con le società da quando abbiamo instaurato questa collaborazione. Quanto alle borse di studio, è un’iniziativa che vogliamo portare avanti negli anni: riteniamo che sia importante un incentivo per i ragazzi che si sacrificano a fare sport e studiare”. Anche il presidente Sergio Sforza ha detto la sua sulla serata e sull’attività della Dir. Sport, rimarcando la propria soddisfazione per aver coinvolto il delegato di Bergamo e i rappresentanti degli arbitri e degli allenatori. E non poteva mancare una battuta sul suo Clusone, impegnato nella lotta per la salvezza del girone B di Seconda Categoria: “Pensavamo meglio, però ci sono margini di miglioramento: speriamo, nel derby di domenica contro il Rovetta, di chiudere l’andata con un risultato positivo. Ci sono tante squadre che si stanno rinforzando, il girone di ritorno sarà un’altra battaglia: quello che interessa alla società è salvare la categoria. Per il mercato ci stiamo guardando un po’ in giro per trovare qualche giovane da inserire nella rosa: nella Juniores i giocatori sono tutti 2004 e 2005, un po’ acerbi per giocare in Seconda Categoria”. Infine, qualche considerazione anche da parte del delegato provinciale Radici, quando sta per compiersi il primo anno del suo mandato: “Il bilancio direi che è positivo, era importante ambientarsi subito in ruolo per me nuovo: è stato un anno di apprendimento, ma direi che le cose hanno funzionato. L’importante era che i campionati partissero dopo il Covid, penso di poter affermare che sia avvenuto senza particolari problematiche. Una delle cose su cui ho voluto insistere è la promozione di calcio femminile e calcio a 5, che si fa fatica a lanciare a livello di FIGC: è giusto guardare anche a questi sport che sono nell’orbita del calcio”.
Christian Tognoli