“Nella famiglia Gorle entrai nel 1974. Dal 1976 al 2013, presidente. Questo premio, che mi emoziona, va condiviso con tutti i miei collaboratori”. Parola di Giovanni Cattaneo, 37 anni al vertice della società del suo paese, prima di fungere da team manager a braccetto con l’allenatore prediletto “dei tanti che ho scelto, perché ne ho mandati via parecchi…”, ovvero Giulio Cagliani, dal 2014 al 2019, alla Colognese, al Palazzolo (due stagioni), al Ponteranica e alla Ghisalbese prima di assumere la presidenza onoraria del club d’origine.

Cattaneo ha ricevuto il Premio allo Sportivo Bergamasco 2023 dalle quattro componenti (Dir Sport, AIAC, AIA e Lnd) del calcio provinciale sabato sera, alla Grotta Azzurra a Valtesse, all’atto della presentazione della quinta edizione della Settimana del Calcio Bergamasco. “Una persona, Giovanni, cui da attuale segretario e consigliere del Gorle sono rimasto legato – ha affermato Massimo Pighizzini della Dir Sport -. Lui faceva tutto, anche il magazziniere, l’addetto al campo e all’arbitro, qualche volta l’allenatore e lo sponsor”. “Sì, ero un accentratore – l’amissione dell’interessato, presidente anche della Polisportiva locale dal 1978 al 1985 -. La mia missione era credere nei giovani: se maltrattavo i mister, era solo perché in cima ai miei pensieri c’era il Gorle e la sua crescita, come vivaio e come prima squadra”.
(Nella foto di copertina, il premiato Giovanni Cattaneo in mezzo al presidente Aiac Bergamo Massimo Ruggeri, Massimo Pighizzini, il consigliere regionale Gianlauro Bellani, il Delegato Provinciale presso il Comitato Regionale Lombardo Nicola Radici, il presidente Dir Sport Sergio Sforza e il presidente provinciale Aia Paolo Fiorini)

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