Frosinone – Atalanta 2-1 (2-0)
FROSINONE (4-2-3-1): Cerofolini 6,5; Oyono 6, Monterisi 7, Romagnoli 6,5, Marchizza 6,5; Mazzitelli (cap.) 6,5, Barrenechea 6 (29′ st Brescianini 6); Gelli 6,5, Harroui 7 (37′ st Szyminski sv), Baez 6,5 (14′ st Garritano 6); Cheddira 6 (37′ st Cuni sv). A disp.: 37 Palmisani, 28 Macej, 47 Lusuardi, 10 Caso, 17 Kvernadze, 19 Canotto, 9 Borrelli. All.: Eusebio Di Francesco 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djimsiti (30′ st Muriel), Kolasinac; Zappacosta (1′ st Zortea), De Roon (cap.), Ederson, Ruggeri (35′ st Bakker); Koopmeiners; Lookman (1′ st De Ketelaere), Zapata (23′ st Scamacca). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi, 2 Toloi, 5 Okoli, 25 Adopo, 88 Pasalic. All.: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Sacchi di Macerata 6 (Pagliardini di Arezzo, Perrotti di Campobasso; IV Santoro di Messina. V.A.R. Dionisi di L’Aquila, A.V.A.R. Gariglio di Pinerolo).
RETI: 5′ pt Harroui (F), 24′ pt Monterisi (F), 11′ st Zapata (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 13.426 per un incasso lordo di 294.319,57 euro. Cooling break: 25′ pt, 26′ st. Ammoniti Barrenechea, Lookman e De Roon per gioco scorretto. Tiri totali 13-18, nello specchio 5-6, parati 3-5, respinti/deviati 4-4. Var: 2. Corner 3-7, recupero 7′ e 7′.

Frosinone – Dal disastro totale dei primi 45′ a una sconfitta comunque inusitata, inattesa e ridimensionante. Colpita a freddo una volta e poi l’altra dalla matricola Frosinone dopo aver sfiorato il pari quasi immediato, l’Atalanta si aggrappa al trattenuto a forza Zapata, bravo a usare Oyono come materasso per la girata che dimezza il punteggio, tornando comunque dal “Benito Stirpe” con le pive nel sacco a dispetto dell’assedio lungo come la fame nera. Una sfida cominciata malissimo, tra forcing di casa e scippo di Marchizza a Lookman sulla trequarti che apre l’autostrada alla corsa di Harroui per il piattone aperto del vantaggio, e mai più raddrizzata, nemmeno chiudendo con tre punte più il rifinitore.
La sporca dozzina vede la combinazione in orizzontale tra i due davanti, ma la mira di Duvan è sballata di pochissimo verso l’alto col sinistro dal limite. A tiro del quarto d’ora ci si riprova a fattori invertiti fino al controbalzo di Zappacosta murato da Romagnoli; due corsette più tardi, Ederson dentro per Koopmeiners e ci arriva ancora il laterale sorano, in spaccata, sparando in curva. L’inerzia ha decisamente cambiato padrone. Fosse sufficiente, si sarebbe a metà dell’opera. Dall’estrema il nigeriano cerca qualcuno alle soglie del ventesimo, trovando la scivolata provvidenziale di Romagnoli. Un poker d’orologio e Scalvini s’addormenta dimenticandosi di Monterisi che allunga d’esterno nel sacco l’angolo da destra di Baez corretto di fronte dal centrale del salvataggio di cui sopra. Il patatrac è consumato, non rimane la reazione di rabbia e di nervi.
Un inizio peggiore proprio non avrebbe potuto esistere nemmeno negli incubi della vigilia più angosciosi. Non bastasse, prima della mezzora lo stesso autore del bis salva la possibile riapertura della pratica ancora di Zappacosta, raggiunto dal tocco di RoboKoop sul traversone dal fondo di Kolasinac sovrappostosi a Ruggeri. Nel nulla totale delle idee, oltre il 2′ di recupero, la stoccata di Baez dopo l’anticipo del bosniaco su Cheddira e la zuccata molle di Mazzitelli, raggiunto dal crossetto dell’apripista del punteggio. La primissima conclusione nello specchio è di Koopmeiners al 7′ della ripresa su scarico del Toro di Cali, ma la doppia deviazione Mazzitelli-Romagnoli la accomoda tra le braccia di Cerofolini.
Se per dare il la al tentativo di rimonta ci vuole il filtrante di Ederson al culmine di un’azione insistita a mancina, per provare il 2-2 entro il breve-medio termine c’è il recupero di Koopmeiners su Gelli (unico errore della partita) concluso da un radente senza angolazione (19′), mentre Scalvini spreca addosso al prestito viola tra i pali il confezionamento a due De Ketelaere-Scamacca a Duvan appena sostituito. CDK chiama l’estremo nemico alla difesa del legno di competenza ricevendo dall’ex Salernitana un po’ defilato a sinistra alla mezzora, senza che il romano di Fidene azzecchi il tap-in di testa, poi contatto sospettissimo Mazzitelli-Muriel su tracciante del laterale zognese che risulta negativo al check. Fortunatamente l’ex Primavera Milan Brescianini colpisce Harroui (34′) al culmine del secondo angolo locale, quindi i nerazzurri in away kit bianco a righine orizzontali si ributtano a fronte bassa e verso l’ottantacinquesimo l’ex West Ham prende l’ascensore (alto) chiamato dal Ronaldito dalla bandierina sinistra. Minuto 87, RoboKoop a rimorchio del braccetto ex Marsiglia e Arsenal, salva tutto a corpo morto Szyminski. L’imbucata in scavino di Muriel per lo stesso Kolasinac sfocia nel tiro-cross insipido per la presa alta del ’99 coi guanti al novantesimo. Al 6′ di extra time Musso evita il tris di Garritano (diagonale quasi dal fondo a destra): sarebbe stata una beffa, ma perdere con la Cenerentola seppur di misura è certamente un modo molto brusco di tornare coi piedi per terra. Aspettando la sosta per riordinare le idee, c’è la terza di campionato ospitando il Monza nel vernissage d’annata col Gewiss Stadium nel prossimo prefestivo in notturna.
Simone Fornoni