Domani alle 18 al PalaAgnelli va in scena il primo derby stagionale tra Bergamo e Treviglio. A tre settimane dal via del campionato di A2 le due formazioni bergamasche si sfidano in un confronto che non mette in palio i due punti da classifica.

Nel girone di SuperCoppa dominato dalla seconda squadra di Milano, l’Urania, la qualificazione è chiusa. Bergamo è ultima con zero dopo dopo le sconfitte con i milanesi e a Piacenza, Treviglio insegue a due punti, grazie al successo contro Piacenza, ma dopo la sconfitta per 85-58 a Milano anche in caso di arriva a parità a quota 4 lunghezze sarebbe quasi certamente fuori per lo scarto subito a Milano, un -27 che sembra tombale.

Si gioca dunque per la rivalità campanilistica. E per fare le prove in vista del campionato in arrivo.

Treviglio scioglierà all’ultimo la riserva su JJ Frazier, il folletto americano fermo da quasi ormai tre settimane: in sua assenza largo a Taddeo in cabina di regia, con Pepe e Reati sugli esterni, mentre sotto canestro largo al collaudato duo Nikolic-Borra. Dalla panchina le prime opzioni sono il playmaker scuola Oxygen Bassano Bogliardi, l’ala Sarto ed il lungo D’Almeida. Possibili minuti in campo anche per Manenti, altro lungo cresciuto nel settore giovanile di Treviglio, chiude il roster il classe 2002 Abati Touré.

I padroni di casa dovrebbero recuperare il pivot Tony Easley e sperano di avere un primo segnale di risveglio dall’attesa stella Rodney Purvis, sotto tono nelle prime due uscite, in cui ha litigato con il canestro, forzando tiri senza mai incidere a livello offensivo.

Coach Marco Calvani inquadra la sfida: “Ciò che avevo chiesto la scorsa settimana ha avuto una non-risposta: a Piacenza abbiamo fatto una sorta di copia-incolla rispetto alla gara interna contro Urania. Sono in attesa di vedere quanto siamo riusciti ad inserire nel nostro motore negli ultimi 6 gironi, per comprendere quello che non è andato bene. Il risultato per noi non conta – dal punto di vista della qualificazione – ma dobbiamo giocare per fare la miglior prestazione possibile.”

 

Fabrizio Carcano