“Per la finalissima dell’Olimpico ho preso il seggiolino nei Distinti Sud, ma il mio posto è sempre stato in curva. La Curva Nord, per l’esattezza. Anche in serie C, da abbonato fedele. Anche in Europa, quando c’era Emiliano Mondonico e mi facevo le trasferte”. Abile e arruolato per Lazio-Atalanta, un fan illustre, che partecipa all’esodo dei 26 mila nella Capitale. In coda per un biglietto come tutti, e in viaggio in treno da Milano-Rogoredo di buon mattino. Giacomo Stucchi, candidato a sindaco di Bergamo per Lega, Bergamo Ideale – Stucchi Sindaco, Forza Italia e Fratelli d’Italia, in attesa dell’esito della competizione elettorale del prossimo 26 maggio ha già sicuramente vinto a mani basse il campionato del tifo.
L’Atalanta è un affare di cuore… “Una passione trasmessa da mio padre, che mi portò allo stadio di Bergamo proprio da piccolo. La prima volta nel 1973, a 4 anni. Ho ricordi nitidissimi da un gran gol di testa di Ezio Bertuzzo in poi”.
La Dea anni settanta, quella dello spareggio di Genova del ’77. “Titta Rota allenatore, le corse di Chico Festa, il sudore che ci metteva Giorgio Mastropasqua detto ‘il Donda’ per lo stile di corsa: oggi il modello della maglia sudata è Marten de Roon, un fuoriclasse della mediana. Poi c’era Augusto Scala, genio e sregolatezza. Ma ho ammirato tante edizioni dei nerazzurri”.
Calcio e politica, due passioni parallele. “Intendo fare il sindaco a tempo pieno, al netto del tifo allo stadio. Non sono uno da libro dei sogni, ho sempre fatto del pragmatismo la mia bandiera, da bergamasco vero. Mi piace stare in mezzo alla gente. A 18 anni la tessera della Lega. In Parlamento dal 1996 al 2018, chiudendo da senatore. Ora mi metto al servizio dei cittadini di Bergamo: sono uno di loro, in mezzo a loro. Semplicemente Giacomo, come il mio hashtag più ritwittato, come mi piace essere chiamato: un sindaco a cui dare del tu”.
Dal santuario del pallone a Palazzo Frizzoni. Come intende muoversi da primo cittadino? “Questa città, l’orgoglio di tutti noi che la abitiamo e la viviamo, ha potenzialità ancora inespresse. Voglio che diventi più fruibile per tutti, con un occhio ovviamente a chi viene da fuori, al turismo. Ma anche che sia molto più vivibile per i bergamaschi, riportando le periferie al centro. E la sicurezza in cima ai programmi, insieme alla rivitalizzazione di alcune zone diventate dei dormitori: bisogna sostenere con forza la presenza dei negozi di vicinato, che tengono vive le aree lontane dalla movida del centro”.
Il candidato Stucchi, in effetti, bazzica di preferenza le aree ai margini del salotto buono. “I problemi si annidano lì, proprio perché i quartieri sono stati esclusi dal dibattito e abbandonati a loro stessi negli ultimi cinque anni. I sorvoli aerei, la criminalità, i bivacchi: servono risposte concrete. Quindi vado dai cittadini e li ascolto: richieste e proposte non mancano di certo. O sul marciapiede o all’ex Atleti Azzurri d’Italia, che per me è sempre il Comunale, ogni occasione è buona per imparare cosa fare per trasformare Bergamo”.
Cambiare la città mentre cambia anche la casa dei nerazzurri. “Il salto di qualità di Bergamo può andare di pari passo con quello della Dea. A cui mi legano ricordi indelebili, anche se la vecchia Curva Nord ha cominciato ad andarsene sotto i miei occhi. Il 6 maggio ero in Curva Sud per assistere alla prima pinzata della gru. Quel settore è stato la mia giovinezza, nei Wild Kaos: c’ero quando alla partita venivano in 40 mila, e anche la domenica della monetina ad Alemao, a chiedermi cogli altri chi mai avesse potuto fare un gesto così scellerato. 8 aprile 1990”.
Il 15 maggio la casa dei sostenitori atalantini si sposta nella Capitale. “Ho vissuto in curva anche le due precedenti finali, quando si giocava con la formula andata e ritorno. Sono nato nel 1969, il 20 febbraio, quindi sei anni dopo l’unica vittoria in Coppa Italia. Col Napoli di Maradona nel 1987 e la Fiorentina di Batistuta del 1996 ero presente. Sonetti e ancora il Mondo… Nel primo caso retrocedemmo in B, ma la sconfitta, contro la squadra campione d’Italia, ci aprì le porte alla Coppa delle Coppe. C’ero anch’io sul campetto del Merthyr Tydfil, in Galles, e a Lisbona contro lo Sporting quando la pareggiò Aldo Cantarutti, il triplettista di Verona, l’idolo di quegli anni. Ora ci sono Percassi, Gasperini, Gomez, Ilicic e Zapata: possiamo sognare in grande”.
L’onorevole Stucchi ha nel curriculum una mattinata da tifoso a Montecitorio. “Sotto la giacca, nella prima seduta dopo il 3-0 casalingo alla Roma il 15 febbraio 2009, indossavo la stessa maglia che avevo in tribuna in quell’occasione. Una seconda pelle, mica puoi staccartela”.
Dalla casacca nerazzurra alla fascia tricolore, le prospettive mutano…“La maglia ce l’ha cucita addosso anche Beppe Savoldi, cresciuto qui da bomber e ora candidato nella mia lista civica. In comune, la voglia di impegnarsi per la città, di riqualificare gli impianti sportivi e avvicinare i ragazzi allo sport. Ma, lo ribadisco, sicurezza (con videosorveglianza, Daspo urbano, zone rosse e Volontari Osservatori del Territorio) e sostegno al commercio sono prioritari: dal 2014 hanno chiuso 31 negozi di alimentari, punti di aggregazione sociale oltre che attività economiche. Se spariscono le vetrine, dopo una certa ora nessuno gira più per strada. Vale pure per il centro, che all’ora di cena si spopola, da via Tasso alle Cinque Vie”.
Il cavallo di battaglia sembra essere quello della sosta più “soft” e meno cara. “Il commercio necessita di parcheggi e non si possono far pagare sempre. La mia proposta è di rendere gratis la sosta sulle strisce blu dal dopo pranzo del sabato fino a tutto il fine settimana, magari alla mattina del lunedì, consentendo la sosta veloce di un quarto d’ora nei giorni feriali per sbrigare le commissioni”.
Il panorama urbano muta volto col restyling dello stadio. Ma a monte c’è Città Alta con il cantiere della Fara che tanto fa discutere. Il parcheggio va sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale, mai disposta dall’amministrazione uscente. Se la VIA dirà che va terminato, ripristineremo la destinazione originaria, quella per i residenti, cambiandola da quella turistica: così chi abita a Bergamo Alta parcheggerebbe nel parking togliendo le macchine dalle Mura”.
Siamo ormai negli ultimi dieci giorni di campagna per le amministrative. “La vivo intensamente, per strada e nel mio punto elettorale di via Zanica 20, alla Malpensata: le proposte dei cittadini sono sempre bene accette, è un viavai di persone, dai singoli ai professionisti prodighi di consigli sul da farsi. Sulla mia pagina Facebook ufficiale, Stucchi Sindaco, di giorno in giorno ci sono i miei appuntamenti. La politica al servizio della comunità è una passione. Come l’Atalanta”.