Chiesa al 12′, Freuler allo scadere, il rigore sbagliato dal Papu dopo l’ora di gioco a metà del guado. Quasi sei anni fa Luca Pairetto, figlio d’arte trentanovenne (14 aprile) della sezione di Nichelini come il padre Pierluigi, dirigeva l’Atalanta in casa della Fiorentina, finora unico precedente tra le due arcirivali arbitrato dal fischietto designato per la quarta giornata al “Franchi”. 2 vittorie, 2 pari e 2 sconfitte il bilancio dei viola, un decisamente migliore 5-2-1 invece per i nerazzurri, che non lo vedevano dal 2 maggio 2021 dell’1-1 nella tana del Sassuolo, botta e risposta tra Gosens e su rigore Berardi per poi assistere all’errore dal dischetto di Luis Muriel. L’ultimo match dei padroni di casa di domenica 17 (ore 18) è un ko casalingo per 2-1 patìto per mano del Bologna, Orsolini-Saponara-Potsch, dello scorso 5 febbraio.

Qui sotto, gli specchi riassuntivi di Transfermarkt del ruolino di marcia storico delle sfidanti alla ripresa del campionato sotto la direzione pairettiana. Il percorso del fischietto di turno con la Dea è parecchio accidentato. Prima di vincere in trasferta col Verona più di 2 anni e mezzo or sono, il 27 gennaio 2021 il rosso diretto a José Palomino per la trattenuta a Lazzari al 9′ della ripresa in Coppa Italia contro la Lazio, unica contendente vittoriosa sui bergamaschi con l’erede del veterinario come primo ufficiale di gara ormai 6 anni e mezzo fa. Fu comunque un roboante e spettacolare 3-2 a Bergamo seppur in inferiorità numerica, segnando il punto decisivo grazie ad Aleksey Miranchuk in capo a un tris cronometrico.

Più che la squadra, è l’allenatore nerazzurro Gian Piero Gasperini, da Grugliasco, certo non il mondo opposto di Nichelino, entrambi centri della cintura torinese, ad avere un conto aperto con Pairetto. Nell’unica altra sfida da lui arbitrata con l’Aquila capitolina, il 15 gennaio 2017 all’Olimpico, finì 2-1 per i biancocelesti (Petagna, Immobile e dal dischetto Milinkovic-Savic) con espulsione proprio del Gasp e del dirimpettaio Simone Inzaghi. Alla vigilia dell’impegno casalingo col Milan, il 12 maggio 2018, squalificato per aver protestato contro il Var – cioè Pairetto stesso – sempre contro la Lazio, la rivelazione del retroscena: “Pairetto da quarto uomo durante la partita col Genoa mi ha minacciato. È venuto da me e mi ha intimidito dicendomi che ci saremmo rivisti a Roma e che non mi avrebbe permesso certi comportamenti. Era il quarto uomo all’Epifania in casa della Roma quando fui espulso nell’intervallo: lì però avevo ecceduto per il secondo giallo a De Roon. Personalmente per me è una macchia indelebile, che mi umilia. Sono un po’ schifato”.

Il 29 aprile, nel 3-1 al Grifone, l’arbitro era Alan Fabbri di Ravenna; all’Olimpico, Luca Banti di Livorno che avrebbe presieduto la finalissima di Coppa Italia coi biancocelesti l’anno seguente col teramano Giampaolo Calvarese a capo della tecnologia a bordocampo, leggi occhi chiusi e blackout sul mani di Bastos. Storiacce. I suoi assistenti, stavolta, sono Davide Imperiale di Genova e Vittoria Di Gioia di Nola; quarto ufficiale Marco Di Bello di Brindisi, V.A.R. Maurizio Mariani di Aprilia e A.V.A.R. Francesco Meraviglia di Pistoia.