Atalanta – Empoli 3-0 (0-0)
ATALANTA (3-5-2): Sassi 7; Del Lungo 6,5 (42′ st Hecko sv), Berto 6,5, Ceresoli 6 (42′ st Muhameti sv); Renault (cap.) 7, Oliveri 7, Giovane 6,5 (35′ st Regonesi sv), Chiwisa 6,5, Bernasconi 6; Pagani 7,5 (42′ st Omar sv), Cisse 8. A disp.: 13 Bertini, 12 Roaldsoy, 31 Saleh, 36 Stabile, 38 De Palma. All.: Massimo Brambilla 7.
EMPOLI (4-3-2-1): Fantoni 6; Evangelisti 6, Dragoner 6, Indragoli 5,5, Morelli sv (19′ pt Rizza 5,5); Bonassi 6, Rossi (cap.) 6 (13′ st Degli Innocenti 6,5), Ignacchiti 5,5 (13′ st Lozza 6); Renzi 6, Fini 6,5 (24′ st Peralta 6); Magazzù 6,5 (13′ st Baldanzi 6). A disp.: 71 Biagini, 90 Flippis, 8 Fazzini, 14 Guarino, 19 Boli, 36 El Biache, 37 Kaczmarski. All.: Antonio Buscè 5,5.
Arbitro: Delrio di Reggio Emilia 7 (Munerati di Rovigo, Montagnani di Bolzano; IV Sfira di Pordenone).
RETI: 10′ e 39′ st Cisse (A), 17′ st Pagani (A).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 100. Ammoniti Bernasconi, Del Lungo, Ignacchiti, Giovane, Magazzù e Oliveri per gioco scorretto. Tiri totali 12-13, nello specchio 5-3, respinti/deviati 0-4, parati 2-3, legni 1-. Corner 3-5, recupero 1′ e 2′.

Zingonia – Sorvoliamo per un attimo la chiosa di esterno destro, ciabattando il tris sulla sfera rimessa dentro dal capitano sulla botta mancina di Oliveri finita sulla nuca dell’altro attaccante. Perché allo start del successone ci vuole piede debole, si fa per dire, per sistemarsela, e il destro per incidere nella carne viva la semifinale di Coppa Italia con l’Empoli, campione d’Italia a discapito dei suoi colori e stesso avversario di mercoledì prossimo in campionato. Moustapha Cisse, in combutta col partner di linea del mercoledì zingoniano Federico Pagani che bissa a stretto giro di posta grazie al celebrato compagno, innesta la quarta e la quinta con la Primavera dell’Atalanta qualche settimana dopo averla risolta alla prima squadra a Bologna e sarà finalissima il prossimo 27 aprile contro la vincente di Fiorentina-Roma. Senza gli squalificati Sidibe, Panada e Zuccon, oltre alla solita pletora di infortunati completata da De Nipoti, Massimo Brambilla ha strizzato il massimo dai suoi apprestandosi a riannodare il filo del discorso coi playoff aspettando domenica i baby felsinei.
Magazzù, che chiuderà il tempo con la fuga bidone provandoci egoisticamente di sinistro sul contropiede in solitario, è lo stesso che apre le danze da posizione defilata alla cinquina cronometrica lungo la catena di destra, servito però dal retropassaggio di Bernasconi. A orologio raddoppiato alla punta made in Bergamo, a segno all’andata in regular season a Sesto Fiorentino, manca il guizzo sottoporta, in attesa di impreziosire il secondo match dal suo rientro ad Asseminello con la scodellata dal fondo (23′) per il volo d’angelo del guineano, che poi gli restituisce il favore intercettandone una e portandogli via un paio di marcatori a tiro della mezzora per il sinistro dal limite fermato in due tempi da Fantoni.
Prima dell’uno-due che spiana la strada all’atto conclusivo, comunque, la chance più evidenti sono di marca ospite. In primis il taglio di Bonassi a rimorchio di Fini, trovato dal metronomo Rossi, sventato da Sassi al diciottesimo e, al rientro dal tunnel, la corsetta temporale numero sei delle tre dighe bergamache, con Berto a chiudere in corner lo slalomista Evangelisti e, nell’ordine, Berto di testa per respingere il conato di Renzi nel gioco delle torri e quindi Ceresoli ad allontanare sul sinistro masticato di Evangelisti. Il lancione di Del Lungo apre la difesa per la combinazione fondo-area del duo avanzato, che entro breve inverte i ruoli nel copione sul la dal dischetto di Giovane sfruttando anche il rimpallo dell’autore dell’occasionissima sprecata dal versante opposto nella prima frazione: portiere in uscita fatto secco e appoggio in lob a rete sguarnita.
Non esistono segnali di resa e la sfida resta apertissima. Scollinato il ventesimo Rizza sollecita la presa bassa dell’estremo merazzurro al culmine del giropalla da destra Lozza (ex)-Baldanzi, Chiwisa si vede negare il tris dalla traversa (23′) accarezzato dall’ammollo dell’esterno francese con la fascia al braccio, lo scambio con il jolly siciliano porta il precedente al sinistro a fil di palo e il no look di Cisse per Pagani allo scarico per la sberla di Ceresoli parata. Consumati i botti finali, Dragoner spedisce a lato in gioco aereo lo spiovente da fermo by Degli Innocenti.