Atalanta – Lazio 3-0 (0-0)
ATALANTA (3-4-3): Gelmi (cap.) 6; Scanagatta 7, Scalvini 6,5 (39′ st Bonfanti sv), Ceresoli 6,5; G. Renault 7,5, Gyabuaa 6,5 (43′ st A. Mehic sv), Sidibe 6,5, Grassi 7; Kobacki 8,5 (39′ st Giovane sv), Italeng 6,5, Vorlicky 8 (33′ st De Nipoti 6). A disp.: Dajcar, Sassi (p), Hecko, D. Mehic, Ghisleni, Rosa. All.: Massimo Brambilla 7,5.
LAZIO (3-4-1-2): Furlanetto 6; Novella 5, Franco 5,5, Pica 5,5 (33′ st Migliorati sv); Floriani Mussolini 6, A. Marino (cap.) 6 (9′ st Czyz 6), Bertini 6, Ndrecka 5,5; Shehu 6 (33′ st Guerini sv); Tare 5 (12′ st Nasri 6,5), Cerbara 5,5. A disp.: Peruzzi, Zappalà, Zaghini, T. Marino, Cesaroni, Ferrante. All.: Leonardo Menichini 5.
Arbitro: D’Ascanio di Ancona 6,5 (Teodori di Fermo, Munerati di Rovigo).
RETI: 2′ e 7′ st Kobacki (A), 8′ st Vorlicky (A).
Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Mauro Bellugi, ex stopper di Inter e Nazionale scomparso sabato 20 febbraio. Ammonito Scalvini per gioco scorretto. Tiri totali 23-7, nello specchio 4-2, respinti 12-4, parati 1-2, legni 2-0. Corner 9-5, recupero 1′ e 3′.

Zingonia – Un paio di legni durante un dominio incontrastato, la nebbiolina a lungo sul mirino e quindi la doppietta di Olaf Kobacki (4+1 in Supercoppa) con la ciliegina di Lukas Vorlicky (2+1 nella coccarda+1 in Supercoppa). In una sfuriata di sei minutini contati. La Primavera dell’Atalanta all’undicesima giornata si vendica dell’1-3 (Vorlicky, Czyz, Castigliani e Franco) nell’ottavo di Coppa Italia del 3 febbraio scorso, castigando di brutto la Lazio per scrivere 18 in una classifica in risalita netta (striscia positiva di cinque, parzialmente guastata dal 3-3 di Firenze) al sapore di playoff. Venerdì 26 (ore 15) al Centro Sportivo Bortolotti sale la Spal, poi non se ne riparla fino al 6 marzo all’una ad Arenzano col Genoa.
Avvio tutto di casa, col montante a dire di no allo stacco imperioso di Vorlicky accarezzato da destra al settebello cronometrico dallo sprintoso Renault e subito dopo Pica (la prima volta col braccio) a murare il duo Scalvini-Kobacki su azione da rimessa. Il pronipote d’arte Floriani Mussolini ci mette un giro di lancetta per sbarrare il passo al mancino di Sidibe, avanzato sul consueto ammollo dall’out del franco-desiano, mentre il difetto di mira impedisce a Italeng di cogliere il 13 in girata di sinistro servitagli dal fondo da Grassi. A un poker dal ventesimo siamo già alla sesta conclusione respinta, stavolta del pendolino destro rientrando sul piede debole. Un tris scarso oltre, ancora il centravanti locale strozza il tiro in asse con Gyabuaa e Kobacki, che una ventina di secondi più tardi centra per la seconda traversa (faccia in giù, stavolta) della domenica del boemo, forse colpevole di eccesso di sicurezza nel metterci il piattone volante all’altezza dell’altro palo. Sempre lui slalomeggia al 27′ fino a trovare l’opposizione di Pica a porta sguarnita.
Scollinata la mezzora è Sidibe a fermare il capitano altrui Marino, ma è uno dei break biancocelesti che si contano sulle dita di una mano. La schiacciata del camerunense a una manita dalla pausa, agevolata dalla palombella del solito Guillaume, sorvola la dannata sbarra orizzontale. A due è il polacco a mangiarsi alle stelle l’uno a zero scambiando con l’altra ala, sull’onda lunga della rimessa spondata dal numero 9, rinviata corta dai romani e trasformata in palla dentro dal ghanese ex Parma. Se nel recupero del primo tempo il precedente apre troppo la traiettoria di tempia sull’angolo numero sette del laterale, il secondo comincia coi fuochi d’artificio sfociati nel sospiratissimo rompighiaccio. Il tentativo di Grassi di battezzare l’incrocio di piena fronte (indovina chi gliel’ha piazzata lì…) è a vuoto, l’accompagnamento di Cerbara al borseggio di Shehu sul disimpegno ciccato da Gyabuaa n direzione di Scanagatta è una loffia a campo quasi finito ed ecco la sterzata vincente con appoggio dello slavo più bravo a pelo d’erba grazie anche all’invito di Grassi. Uno-due? No, due-tre, con bis personale a punire la spaccata in diagonale di Novella per allontanare il traversone di Renault e il contropiede quattro contro tre concluso a giro dal limite dalla furia ceca. Come chiuderla in uno spicchietto, senza che Bertini (13′, addosso a Sidibe) sugli sviluppi del corner number one ospite o Nasri, vedi botta alzata in corner da un Gelmi fin lì disoccupato (20′), riescano a riaprirla. Sulla percussione di Floriani (26′) Cerbara calcia sulle gambe di Scalvini, un’altra sporca decina e a Italeng, favorito dal liscio di Franco sull’iniziativa di Gyabuaa, viene negato sulla linea da Novella il successo personale. Il botta e risposta nel finale è tra la svettata da angolo di Migliorati (42′) e il destro in ripartenza di De Nipoti, cui s’oppone Furlanetto.
S.F.