Atalanta – Juventus 2-2 (1-1)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Masiello (41′ st Barrow), Djimsiti, Mancini; Hateboer, Freuler, Pasalic (22′ st Gosens), Castagne; Gomez; Ilicic  (32′ st Pessina), Zapata. A disp.: 31 Rossi, 95 Gollini, 55 Okoli, 78 Delprato, 7 Reca, 4 Valzania, 44 Kulusevski, 32 Peli, 20 Tumminello. All.: Gasperini.
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Emre Can, Khedira (20′ st Cristiano Ronaldo); Dybala, Mandzukic, Douglas Costa (12′ st Pjanic). A disp.: 21 Pinsoglio, 22 Perin, 4 Benatia, 24 Rugani, 37 Spinazzola, 39 Kastanos. All.: Allegri.
Arbitro: Banti di Livorno 7 (Carbone-Ranghetti, IV Aureliano; Var Calvarese e Vuoto).
RETI: 2′ pt aut. Djimsiti (J), 24′ pt e 11′ st Zapata (A), 33′ st Cristiano Ronaldo (J).
Note: pomeriggio soleggiato, spettatori 19.787 di cui 4.151 paganti (incasso 229.101 euro) e 15.636 abbonati (rateo 197.765,52 euro). Ammoniti Bentancur, Zapata, Mancini, Chiellini, Hateboer, Mandzukic e Freuler per gioco scorretto. Espulso Bentancur all’8′ st per somma di ammonizioni (gioco scorretto). Corner 5-5, recupero 1′ e 5′.

Bergamo – Impresa sfiorata nel Boxing Day dall’Atalanta, che rimonta lo svantaggio alla Juventus ridotta in dieci dal rosso a Bentancur salvo poi arrendersi al 2-2 di Cristiano Ronaldo, fin lì tenuto in naftalina da un Allegri un po’ infelice nelle scelte di formazione. Una prova positiva dei nerazzurri, al netto del perno difensivo di riserva in ambasce su azione e da fermo un paio di volte di troppo.
Il patatrac allo start in mezzo al nulla è di Djimsiti, che nel tentativo maldestro di spazzare il cross di Alex Sandro già deviato sul nascere da Freuler infila la propria porta in spaccata volante di esterno. Al quinto Dybala da sinistra serve Bentancur al limite, Berisha in punta di falangi accompagna la sfera sulla traversa. I nerazzurri in kit Christmas Edition sfoderano solo un placido cross dal fondo di Castagne al decimo per poi subire un’altra chance abbastanza evidente, con Mandzukic a toccarla indietro per il mancino di Dybala che sbilanciato col tronco calcia alto dai venti metri scarsi. Al quarto d’ora Gomez si defila verso destra sganciando un traversone che non trova anima viva, mentre due giri di lancetta dopo effettua il primo tiro in porta di casa da punizione, a seguito dell’entrata scorretta di Can su Zapata. Altro rischio al 21′, quando il secondo corner bianconero innesca l’ammollo da sinistra di Dybala che Chiellini di testa per poco non corregge nel sacco all’altezza del secondo palo. Niente paura, c’è Duvan il colombiano, che al 24′ riceve il lungolinea di Gomez, si gira mandando per le terre Bonucci con una finta e di sinistro battezza l’angolino per il pari. L’undici di Allegri annuncia il colpo svegliandosi al 31′, quando Mandzukic libera di tacco Douglas Costa che coglie l’esterno della rete senza incrociare il tiro. Al 34′ Zapata appoggia l’incursione da mega rimpallo di Castagne e Freuler sparando addosso a Khedira.
All’8′ della ripresa la possibile svolta: Bentancur atterra Castagne in uscita dall’area e rimedia il secondo giallo. All’11’ l’apoteosi, con il colosso d’ebano là davanti a correggere nel sacco con la zuccata l’angolo da sinistra del Papu rimbalzato davanti all’area piccola, subito dopo l’uscita provvidenziale di Szczesny su Castagne in chiusura di triangolo proprio con il numero 91. Khedira la spara alle stelle da fuori sull’angolo di Dybala respinto da Berisha, al 21′ Ilicic ciabatta sull’apertura del migliore del mercoledì di festa. Il sogno svanisce al 33′, con Ronaldo a sbucare di fronte sulla torre di Chiellini con sponda finale di Mandzukic accarezzata dall’angolo da sinistra di Pjanic, con tanti rimpianti, perché due minuti prima Castagne aveva calciato a lato il rigore in movimento sulla seconda palla concessa proprio dal capitano bianconero. C’è ancora tempo per la suspense: al 36′ il belga tocca per Gomez che impegna centralmente il portiere ospite, al 44′ Manduzkic liscia il la di CR7. Al 91′ l’estirada di Bonucci in porta sul calcio franco di Dybala deviato di testa da Sandro è vanificata dalla sbandierata dell’assistente Ranghetti.
S.F.