Se nasci sul finire degli anni ‘80, ti chiamano Marco e ti ritrovi a crescere in una casa dove il milanismo è il culto ufficiale, va da sé che al momento di tirare i primi calci al pallone ti senti dentro una spinta quasi naturale che ti porta a posizionarti davanti e diventare un attaccante diviene, quasi, una missione.

Il primo regalo
Il papà Sandro lo chiama proprio come il suo idolo: Van Basten, il numero 9 che incanta l’Italia e l’Europa a suon di gol spettacolari con la maglia del Milan addosso. Quando ha saputo di diventare papà si è subito procurato, ad insaputa della moglie Marinella, una maglia rossonera con il numero nove, bianco, stampato dietro. E quando il primogenito è abbastanza grande per stare in piedi e calciare il SuperTele, capisce che ormai i racconti epici legati al… (continua)

CLICCA QUI DALLE 6 DI LUNEDI MATTINA PER LEGGERE TUTTO SULLA STORIA DI MARCO PREDA