Non è successo niente, cara Atalanta.
Si vorrebbe sempre vincere, ma non è pensabile, nemmeno per te che ai nostri occhi sei quasi perfetta.
Sei stata comunque generosa, anche in giornate pasticcione e dure come queste.
Noi sappiamo comprendere quando le difficoltà prendono il sopravvento.
E, se fossimo stati lì con te, questa lettera non sarebbe servita.
Ti avremmo abbracciato, applaudito, sostenuto.
Ce ne saremmo andati malinconicamente dal nostro stadio, per ultimi.
Con la tristezza negli occhi, ma con l’orgoglio nel cuore.
Ora testa a Napoli, per un posto nella storia che meriti certamente tu, assieme a tutti noi.
Scacciamo subito la negatività.
Anche se oggi, con chiaro riferimento ai tamponi, ci sentiamo “diversamente positivi”.
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