Atalanta – Napoli 3-1 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (cap.), Palomino (27′ st Caldara), Djimsiti; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (45′ st Pasalic); D. Zapata, Muriel (11′ st Ilicic). A disp.: 31 Rossi, 57 Sportiello, 40 Ruggeri, 41 Ghislandi, 18 Malinovskyi, 20 Kovalenko, 59 Miranchuk, 7 Lammers. All.: Gian Piero Gasperini.
NAPOLI (4-3-3): Ospina 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 5,5, Maksimovic 5,5, Hysaj 5 (42′ pt Mario Rui 6); Elmas 5,5 (1′ st Politano 6), Bajayoko 6,5 (19′ st Demme 6), Zielinski 6 (19′ st Lobotka 5,5); Lozano 6,5, Osimhen 5 (34′ st Petagna sv), L. Insigne (cap.) 6. A disp.: 1 Meret, 16 Contini, 38 Costanzo, 3 Zedadka, 8 Fabian Ruiz, 58 Cioffi. All.: Rino Gattuso 6.
Arbitro: La Penna di Roma-1 7 (Longo di Paola, Baccini di Conegliano; IV Pasqua di Tivoli. V.A.R. Irrati di Pistoia, A.V.A.R. Cecconi di Empoli).
RETI: 10′ pt D. Zapata (A), 16′ pt Pessina (A), 8′ st Lozano (N), 33′ st Pessina (A).
Note: ammoniti Palomino, Hysaj, Zielinski, Di Lorenzo per gioco scorretto, L. Insigne per fallo di mano. Tiri totali 15-10, nello specchio 7-5, respinti 4-2, parati 4-4. Corner 5-5, recupero 1′ e 3′.

Bergamo – La strizza, per tramite di Lozano che l’aveva riaperta e di Osimhen per il 2 pari sfiorato di un amen, c’è stata. In finale, il 19 maggio, ci sarà la Juventus del grande ex Dejan Kulusevski. Il Napoli, a dispetto dell’ostico occhiale a campi invertiti e della necessità di affrontare la sfida in campo aperto, non è stato all’altezza nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. L’Atalanta ha gongolato trionfante. E che numeri. La zampata che non t’aspetti, da una ventina di metri, di Duvan Zapata. Il bis immediato di Matteo Pessina da Monza che farà doppietta nel finale per metterla in ghiaccio, l’anti-Papu a farla breve, su una combinazione in un lampo e in un fazzoletto. Poi accademia, come direbbe Bruno Pizzul, dimostrando una capacità di gestione degna di nota.
Al 3′ il taglio di Insigne sull’appoggio dall’out destro di Lozano sfocia nel diagonale strozzato fuori misura, entro la cinquina la risposta è nel doppio tentativo Muriel-De Roon infrantosi sul muro nemico di Rrahmani e quello amico dell’eroe della serata. All’ottavo ci riprova lo scugnizzo di sinistro da fuori sulla seconda palla concessa dalla barriera, da respinta corta sulla punizione crossata da destra di Zielinski (Palomino spreca il giallo su Lozano). Niente paura, il battistrada è già sul cammino della vittoria prenotata in asse con De Roon all’alba del decimo, una botta da fuori nel mezzo angolo che levati, Ospina non ha nemmeno la visuale troppo libera. Sei giri di lancetta ed ecco il capolavoro collettivo: Gosens la piazza in area, l’apripista fa la sponda con la fettona e l’inserimento di Pessina s’insacca baciato dalla base interna del primo palo. I Ciucci rialzano le orecchie solo dopo un po’, quando il difensore tucumano rinvia la palla bassa del polacco sui piedi del capitano ospite che si vede deviare in angolo da Toloi il tracciante poco al di qua del limite (25′).
Gasperini ha già alzato Toloi arretrando Sutalo nel terzetto, Muriel (38′) non premia l’iniziativa del brasiliano scaricando largo nonostante il mirino sul secondo legno. Verso l’intervallo c’è tempo per il campanile di testa del baby croato (41′) su tiro di Luigino dalla bandierina sinistra e per il mischione da ulteriore corner con Duvan (45′) a trovarsi l’attrezzo sotto il piede concludendo sbilanciato. Al rientro dal tunnel Gosens chiude il duetto Insigne-Politano (2′), né Palomino né Sutalo riescono invece a fermare l’inserimento di Bakayoko e i due tiri sottomisura del chicano che da sinistra converge riaprendo lo score di tap-in lasciando di stucco Gollini (8′).
Al 12′ doppia chance di casa: Gosens strozza il mancino su cross di Ilicic e Rrahmani salva su Zapata, servito dallo sloveno su errore in disimpegno di Zielinski, quindi il numero 72 alza da centro area il suggerimento del tedesco (21′) e Ospina alza due volte oltre il montante del possibile tris, su Josip da fuori (22′) e su Pessina sugli sviluppi di uno schema da fermo (24′), col Toro di Cali (22′) a metà del guado a tuffarsi in caduta imperfettamente su azione d’angolo. Alla mezzora Gollini è provvidenziale in uscita a valanga su Osimhen, smarcato davanti all’area piccola da Demme lanciatosi a destra. Titoli di cods subito, perché il brianzolo dice trentatré chiudendo l’azione a tre con Ilicic e Petagna che ne accompagna la puntata con tunnel a Di Lorenzo e tocco sotto a beffare l’estremo cafetero. Rui (41′) impegna il rapper di Poggio Renatico nella difesa dell’incrocio di competenza, lo slalomista Lozano (45′) non lo spaventa. Primo obiettivo stagionale raggiunto: giocarsi il bis dell’unico trofeo in bacheca in 117 anni di storia da Regina delle Provinciali, nella seconda finale in tre anni sulle cinque in palmarès.
Simone Fornoni