Gherardi, Bulla, Zucchinali, Fantoni, Facchinetti, Lleshaj, Catta e Guariniello: no, non è un’ipotetica Nazionale dell’Eccellenza lombarda, magari per una di quelle Coppe del Mondo che organizzava anni fa la Lega quando ancora aveva il Nord nel nome. E’ la splendida ossatura della Sirmet Telgate, che, pagato un necessario iniziale scotto da matricola, da due domeniche viaggia a gonfie vele andando a vincere anche su campi proibitivi (leggasi Vertova). Domenica il match perfetto, annullando la Vertovese rivelazione di questa prima parte di stagione. Guariniello in gol alla sua maniera (implacabile su punizione), Catta esplosivo, immarcabile e autore del raddoppio. Poi Bulla, direttore d’orchestra caparbio, intelligente e raffinato, quindi Fantoni, eleganza da vendere, e Zucchinali, imperioso su ogni pallone, infine Lleshaj, l’iradiddio che tutti i mister vorrebbero nel proprio undici. Poco altro da dire in questa celebrazione di tre grandi addetti ai lavori del nostro pallone, il regista del club  Vescovi, il prezioso ds Podavitte e mister Forlani, uno a cui dai la Ferrari con le chiavi dentro e appena capito come guidarla la porta in trionfo, senza andare a schiantarsi ogni volta come fa il tedesco più pazzo del mondo, al secolo Sebastian Vettel. Non siamo in Formula Uno, ma nel Girone C di Eccellenza, il calendario propone a Telgate la visita del Calcio Ghedi, squadra abbordabile, fortunatissima nel pareggio interno con un AlbinoGandino che avrebbe meritato molto di più di un punticino. Per la Sirmet l’occasione ghiotta di conquistare la terza vittoria consecutiva, mandando un chiaro messaggio alle avversarie in campionato.

Matteo Bonfanti