Se ci sarà il gruppone, come chi scrive spera, al vertice sarà lotta a due, se invece la Federazione dividerà le bergamasche tra i gironi B e C, per il salto diretto in Serie D le grandi favorite della stagione 2018-2019 dovranno vedersela anche contro milanesi e bresciane.

Di chi parliamo? Ovviamente di Sirmet Telgate e Verdellino Zingonia, due compagini molto simili per ambizione, qualità ed entusiasmo degli uomini chiave, diversissimi eppure uguali perché mossi da un’immensa voglia di vincere. Ai vertici Alberto Vescovi e Filippo Cutrona, entrambi determinati, ma con quel pizzico di ironia che nei dilettanti è parte integrante del successo. A fare il mercato dei due squadroni Daniele Podavitte e Stefano Di Grandi, raramente sotto i riflettori, ma instancabili, registi in luglio di trattative incredibili. Poi i mister, opposti, il quasi esordiente di successo che di cognome fa Forlani, e Alberto Luzzana, il Ferguson gialloverde, dieci anni sulla stessa panchina con l’obiettivo riuscito di portare il club a essere stabilmente ai vertici del calcio nella nostra provincia.

Detto dei registi, parliamo degli attori che da settembre dovranno confermare i pronostici che ora sono di carta. Reduce da una stagione trionfale, la Sirmet Telgate ha cambiato tantissimo, andando a prendere alcuni tra i giocatori più forti della Lombardia, ovviamente per quanto riguarda l’Eccellenza. Fantoni, Angioletti, Bulla, Guariniello, Lleshaj, Duda e Catta fanno la differenza, intelligente la mossa di confermare Longo per farlo diventare il collante tra vecchia guardia e nuovi arrivi. Come detto l’annata dipenderà anche dalle scelte del Comitato, perché se il girone sarà il C i biancazzurri si troveranno a giocarsi il primo posto con le bresciane, società sempre agguerrite. E ci sarà anche il Brusaporto, una brutta gatta da pelare, che ha tenuto i big (Carminati, Santinelli, Belotti, Fogaroli e Ferrari) aggiungendo quattro giocatori interessantissimi (Gavazzeni, Bonardi, Lorenzi ed Epis) sotto la guida di Mignani, che è un tecnico di successo.

Chiuso il capitolo Sirmet Telgate, apriamo quello che riguarda il Verdellino Zingonia. Già fortissima nella scorsa stagione, squadra votata sempre allo spettacolo, la formazione di Luzzana pare ora senza pecche dopo gli ingaggi di Cassinelli, Zanga, Delle Fave, Sorti e Guizzetti. Molto dipenderà da bomber Pellegris, l’Higuain del nostro pallone, centravanti che assicura in Eccellenza venti gol a stagione. Se sarà il solito Roberto, i gialloverdi andranno a gonfie vele, forti anche delle altre riconferme (Attuati, Tengattini, Scaccabarozzi, Actis e Fontana), alcuni di loro straordinariamente maturati in questi anni grazie alle cure di mister Luzzana.

Sirmet, Verdellino Zingonia e poi? Citato il Brusaporto, chi scrive è molto curioso di vedere all’opera altre quattro squadre, Cisanese, Caprino, AlbinoGandino e Tritium.

Gli All Blacks sono al secondo anno con Arrigoni in panchina e sono reduci da una stagione a due facce, prima parte da urlo, seconda rilassata anche per via dell’obiettivo salvezza centrato prestissimo. Adesso l’idea di un gruppo dirigente che fa della serenità il proprio punto di forza è quello di alzare un po’ l’asticella, magari regalandosi l’accesso ai play-off. Forliano e Nervi hanno tenuto i gioielli (Luciano, Carminati, Lecchi, Bergamini, Spreafico, Rivaletto, Bonacina, Maggioni e Aldegani), hanno fatto un colpo da urlo (Intrieri dal Croydon Kings) e hanno ingaggiato alcuni giovani molto interessanti (Invernizzi, Finco e Viganò).

Cisanese, quindi, libera di sognare, così come i cugini del Caprino, che si affidano a Casi, che ha chiesto e ottenuto una vera e propria rivoluzione nella rosa. Lasciati andare i big, la campagna acquisti ha registrato l’arrivo di tre buonissimi giocatori dal Villa Valle delle meraviglie (Lapadula, Mosca e Vezzali). L’incognita in casa biancazzurra è l’età, il tecnico ha a disposizione una squadra giovanissima, sicuramente talentuosa, ma che l’allenatore dovrà convincere della propria forza a ogni partita.

Diverso invece il discorso per le altre due corazzate che vediamo pronte a giocarsela contro qualsiasi avversaria, ossia l’AlbinoGandino e la Tritium. I seriani partono con l’obiettivo di confermarsi nel gruppo che si giocherà l’accesso ai play-off fino alla fine. La formazione era buona anche l’anno passato, non ci sono stati stravolgimenti, ma alcuni ritocchini di assoluta qualità (Gagliardini, Benzoni, Pulcini, Fusar Bassini e Masinari, cinque che sono bravo bravi).

In ultimo, non certo per importanza, i movimenti in casa Tritium, neopromossa ambiziosissima che potrebbe essere la vera sorpresa al vertice. Un nome su tutti, quello di Paolone Acerbis, portierone che l’anno passato a Treviglio ha dimostrato di essere come il buon vino, che più invecchia, più migliora. Accanto a lui colpi importanti di un ds che di cognome fa Leo e non ha certo bisogno di presentazioni. In casa biancazzurra l’arma in più è il presidente Camoni, dall’entusiasmo contagioso. Confermato mister Sgrò, i nuovi titolari dovrebbero essere Capelli, Tremolada, Pelizzari, Cascino, Guerrini, Desogus e Volpi, tutta gente di qualità. La bandiera è Galbiati, che ha ricevuto la fascia di capitano da Cortesi, approdato alla Nuova Colognese, e che avrà voglia di spaccare il mondo dell’Eccellenza a suon di gol.

Ad ora è tutto, aspettando di sapere nei prossimi giorni qualcosa di più sulle avversarie reduci da vere e proprie rivoluzioni. Parliamo soprattutto della Grumellese, che ha aggiunto al nome Virtus Garda e che dovrebbe giocare a Palazzolo, del Calcio Romanese che si è accordata per il vivaio con la Fara, e del Mapello che ha cambiato tantissimo.

Chiudono la carrellata sulle bergamasche d’Eccellenza la neopromossa Vertovese di Bortolotti, che si affida ai protagonisti della magica cavalcata dell’anno appena passato, con l’aggiuntina di tre big (Carrara, Baone e Rota), e il Casazza, che ancora non sappiamo in quale categoria sarà, ma conoscendo di persona il presidente Cambianica sappiamo che comunque lotterà per vincere e dare sempre spettacolo.

Matteo Bonfanti