Prima giornata all’insegna di quattro grandi talenti del nostro calcio provinciale. In copertina sulla prima pagina del nostro giornale il viso simpatico, allegro e spensierato di Luca “Chupa” Confalonieri, stella di un AlbinoGandino che dopo il 7-2 alla Governolese non può più nascondersi. Sipario alzato quindi sul bomber seriano, residente ad Alzano Lombardo, classe 1993, autore di una straordinaria crescita calcistica in questi tre anni in maglia giallonera. Tecnica da fenomeno, domenica il suo primo gol è stata una saetta imparabile appena sotto all’incrocio dei pali, fantasia al potere, la seconda rete una mezza rovesciata al volo che ha fatto esplodere l’intero stadio Falco, ma il “Chupa” è anche un centravanti spietato, a riprova la terza segnatura, colpo di testa in mischia destinato all’angolino.

Ma nella leggendaria domenica della formazione seriana hanno brillato almeno altre tre stelle del firmamento del nostro pallone. Chi scrive è stato un terzinaccio dai piedi assai modesti, l’amore è per il contrario, ossia per un tipo come Simone Carobbio, fenomenale ventenne di Albino, che domenica non ha segnato, ma ha regalato ai compagni tre assist gol indimenticabili, leggendario quello per l’1-0 firmato da Masinari, un tacco fantastico alla CR7 per liberare la punta appostata davanti al portiere.

E qui apriamo il capitolo Enrico Masinari, classe 1998, altro elemento di spicco del gruppo del sapiente Radici, un ragazzotto che domenica ha esordito in Eccellenza con una doppietta (da urlo) terrorizzando i difensori avversari. Che dire? Che questo AlbinoGandino da favola ha la fortuna di avere vicino vicino il settore giovanile della Virtus Bergamo, uno dei migliori vivai dell’intera Lombardia. Che il “Chupa” sia stato una gran bella scoperta virtussina lo sanno anche i sassi, quello che alcuni nostri lettori ignorano è che i due nuovi golden boy del calcio bergamasco, appunto Carobbio e Masinari, sono due talenti sbocciati in bianconero.

Ma non è solo la Virtus Bergamo il segreto del successo dell’AlbinoGandino, il merito di aver portato i gialloneri tra le potenze del nostro calcio dilettantistico è da attribuire a quello che sta sulla panchina dei padroni di casa al campo Falco. Mister Roberto Radici ha un occhio fenomenale, a riprova che Carobbio, forse il talento più cristallino del calcio orobico, ora è interamente di proprietà dell’AlbinoGandino.

E nello stellare 7-2 di domenica c’è un’altra scommessa vinta dal tecnico. Si chiama Stefano Pulcini, è un mediano tutto cuore classe 1992.  Radici lo ha fortemente voluto nonostante giocasse (va detto parecchio bene)  in una categoria inferiore, capitano della Gavarnese, in Promozione. Quindi il tecnico non ha esitato e gli ha consegnato le chiavi della mediana. Il ragazzo di Nembro ha ripagato la fiducia giocando alla grande, inserendosi, recuperando palloni su palloni, facendo ripartire l’azione e segnando pure un golasso dei suoi.

Che dire? Applausi all’AlbinoGandino, a chi sta in campo, a chi va in panchina e ai tanti dietro le quinte, noi conosciamo il presidente Walter Gotti e  il dg Roberto Bogazzi, due super. L’incredibile domenica appena passata è frutto di un lavoro intelligente e minuzioso, un’impresa non del caso, ma frutto della passione quando è unita alla programmazione.

Matteo Bonfanti