Mattia Caldara verrà insignito del Premio “Senatore Daniele Turani” dal Panathlon di Bergamo venerdì 13 dicembre alle 20 presso il SAPS Agnelli Cooking Lab a Lallio nella sede di via della Madonna 20 (interno 2). Il difensore di Scanzorosciate, attualmente in forza al Milan dalla seconda stagione, riceverà il riconoscimento dalle mani del presidente di sezione, avvocato Attilio Belloli, “per essersi particolarmente distinto in prestazioni di assoluta eccellenza sia sul piano tecnico sia su quello disciplinare nel corso delle stagioni (all’Atalanta, NdR) 2016/17 e 17/18”.

Caldara si è inoltre segnalato nel corso della carriera per aver mantenuto comportamenti in linea con i più autentici principi panathletici, nel rispetto delle regole e degli avversari di gioco”, si legge inoltre nel comunicato d’assegnazione dell’onoreficenza da parte del consiglio direttivo. Un premio ambito e di importanza significativa per il Panathlon: Turani, presidente del club nerazzurro che sotto la sua direzione vinse la Coppa Italia nel 1963, unico trofeo in bacheca, fu nel 1955 il primo presidente (nonché il fondatore di fatto) anche del sodalizio che rappresenta l’unione di tutte le discipline sportive all’insegna del fair play e della valorizzazione dello sport come attività ludico-ricreativa.

Caldara, classe 1994, prodotto del settore giovanile atalantino, succede nell’albo d’oro a una manciata di nomi illustri. Tra gli altri, Kurt Hamrin (Fiorentina) nel 1965, Giacinto Facchetti (Internazionale) nel 1970, Gaetano Scirea (Juventus, ma cresciuto in nerazzurro) nel 1976, Paolo Rossi (Perugia) nel 1980, Antonio Cabrini (Juventus, anche lui ex dell’Atalanta) nel 1985, Stefano Tacconi (Juventus) nel 1991, Ruud Gullit (Milan) nel 1993, Paolo Maldini (Milan) nel 1996, Filippo Inzaghi (Milan) nel 2008, Javier Zanetti (Internazionale) nel 2009, Riccardo Montolivo (Fiorentina, ex vivaio di Zingonia) nel 2010, Gianpaolo Bellini (Atalanta) nel 2012 e Giacomo Bonaventura (Milan, ex vivaio) nel 2015.