Siamo ufficialmente entrati nella seconda metà di maggio, un periodo dell’anno in cui tutti i campionati provinciali hanno ormai lasciato spazio a tornei e amichevoli. Tuttavia, nonostante siano molti coloro che in queste settimane giocano senza particolari obiettivi in mente, non mancano di certo le squadre ancora impegnate a 360°. Un esempio? La Tritium Calcio 1908. Gli abduani, infatti, dopo aver superato con successo il playoff di Eccellenza B (1 a 0 ai danni dell’Offanenghese il risultato), approdano agli importantissimi Spareggi Nazionali, ovvero un piccolo insieme di partite che, in caso di successo, apriranno le porte delle Serie D ai trezzesi.

Per conoscere qualche dettaglio in più riguardo a questa squadra, abbiamo posto alcune domande a Gianluca Leo, direttore sportivo della Tritium.

Qui di seguito l’intervista.

Per iniziare, può commentarci brevemente la stagione della Tritium? «L’annata è stata a dir poco esaltante. Lo scorso maggio festeggiavamo la promozione in Eccellenza; ora, dopo essere arrivati secondi in campionato e aver vinto i playoff, abbiamo la possibilità di andare in Serie D. Sono davvero poche le neopromosse che riescono a ottenere un risultato del genere, a maggior ragione se consideriamo che solo due stagioni fa militavamo in Prima Categoria. Tutto semplicemente incredibile.»

Domenica scorsa avete vinto il playoff della vostra categoria contro l’Offanenghese. Che partita è stata? «Sono poche le cose da raccontare riguardo a questa sfida. Posso solamente dire che in generale è stata una partita molto tesa. Abbiamo vinto solo 1 a 0, ciò nonostante abbiamo sicuramente meritato di portare a casa il risultato. Questo è quanto.»

Ora vi aspettano gli Spareggi Nazionali. Quali sono le vostre sensazioni riguardo a questa prima sfida con la Rivarolese? «Siamo molto felici per aver raggiunto un traguardo così importante, tuttavia la nostra fame di vittorie non si è ancora placata. Arrivati a questo punto, vogliamo andare fino in fondo. Non sappiamo molto riguardo alla squadra genovese che affronteremo domenica, ma ciò non è di certo un problema, non ci interessa troppo. Andremo là e cercheremo di ottenere il migliore dei risultati in vista della partita di ritorno.»

Ci sono dei giocatori su cui punterete in maniera particolare durante gli spareggi? «Sinceramente no. La forza della Tritium deriva dalla squadra intera. Se siamo forti è anche perché non abbiamo solisti, giochiamo sempre in gruppo. Ognuno svolge un ruolo importante e insostituibile, non facciamo mai affidamento sui singoli.»

Nell’arco di due anni la Tritium è salita in Promozione prima e in Eccellenza poi; ora sta lottando per raggiungere la Serie D. Qual è il segreto di questa vostra crescita a dir poco esponenziale? «In realtà non lo so nemmeno io come abbiamo fatto a raggiungere dei traguardi così importanti in così poco tempo. Due anni fa, quando ancora eravamo in Prima Categoria, ci siamo posti come obiettivo quello di scalare il maggior numero di categorie e tornare a giocare ad alti livelli. Tuttavia, nonostante avessimo molta fiducia nelle nostre capacità, si trattava soltanto di una speranza, nulla di più. Dal punto di vista pratico abbiamo programmato stagione per stagione cosa fare, tutto è avvenuto in maniera graduale. Ci sono stati dei rafforzamenti della rosa, questo sì, ma anche qui nulla di particolarmente eclatante. Forse non so dare una risposta precisa a questa domanda proprio perché i cambiamenti non sono stati radicali. In generale credo che il vero segreto della nostra crescita sia semplicemente la nostra volontà di fare sempre meglio e di raggiungere vette ancora più alte. Questa è una caratteristica che di certo non ci manca e mai ci mancherà.»

A cura di Daniele Roncalli