Atalanta – Monza 3-0 (2-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac (45′ st Palomino); Zappacosta (31′ st Holm), De Roon (cap.), Ederson, Ruggeri (31′ st Bakker); Koopmeiners; De Ketelaere (37′ st Lookman), Scamacca (36′ st Muriel). A disp.: 29 Carnesecchi, 31 Rossi, 2 Toloi, 43 Bonfanti, 45 Palestra, 25 Adopo, 8 Pasalic. All.: Gian Piero Gasperini.
MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio 5,5; Izzo 6, Pablo Marì 5,5 (21′ st A. Carboni 6), Caldirola 5,5; Birindelli 5,5, Gagliardini 6 (21′ st Bondo 6), Pessina (cap.) 6,5, Ciurria 5,5; Colpani 6,5 (30′ st Machin 6), Caprari 6 (15′ st Vignato 5,5); Mota Carvalho 5 (15′ st Colombo 5). A disp.: 1 Lamanna, 23 Sorrentino, 66 Gori, 46 Cittadini, 11 F. Carboni, 13 Pereira, 77 Kyriakopoulos, 21 V. Carboni, 24 Maric. All.: Raffaele Palladino 5.
Arbitro: Marcenaro di Genova 6 (Zingarelli di Siena, Scatragli di Arezzo; IV Prontera di Bologna. V.A.R. Doveri di Roma 1, A.V.A.R. Serra di Torino).
RETI: 35′ pt Ederson (A), 42′ pt e 17′ st Scamacca (A).
Note: minuto di silenzio per i 5 operai vittime del tragico incidente ferroviario di Brandizzo. Serata serena e tiepida, terreno in discrete condizioni. Spettatori 14.985 per un incasso di 347.726,91 euro. Ammoniti Pessina, Pablo Marì e Izzo. Tiri totali 18-8, nello specchio 8-2, parati 5-2, respinti/deviati 4-1. Var: 2. Corner 7-3, recupero 2′ e 4′

Bergamo – Se i due innesti davanti sfornano assist e gol per spianarle la strada, l’Atalanta può anche evitare di rimpiangere Zapata insieme ai bei tempi andati. Col Monza, due flash decisivi, anche se ci sarebbe da rimarcare anche lo stesso numero di pericoli corsi tra il vantaggio e il bis: Carambola dalla bandierina Koopmeiners-Scalvini (testa)-De Ketelaere per l’imbucata di Ederson a una decina scarsa dalla pausa, rischio totale di 1-1 scampato, raddoppio del nuovo idolo di Roma-Fidene su traversone di Ruggeri, uno della cantera che il piede se vuole lo raddrizza a dovere. Gianluca imbraccia poi la doppietta mettendola in cassaforte, complice il guantipede avversario, al 17′ della ripresa di sinistro dal limite dopo aver ricevuto il passaggio di ritorno di Koopmeiners.
Dopo un giropalla iniziale senza sbocchi degli ospiti è Scamacca ad aprire le danze al 6′, senza chiudere bene però il destro appena da fuori area dopo aver aperto il contropiede a due con De Ketelaere. La prima palla messa dall’out da Ciurria, invece, per poco non pesca l’ex Pessina pronto alla deviazione sottoporta. Il secondo angolo da mancina di Caprari (19′) coglie invece la schiacciata dell’altro volto noto Gagliardini con Musso a bloccare a terra. I nerazzurri provano ad alzari i giri e Koopmeiners a inserirsi, anche se la mira non ne premia la girata di fronte (21′) accarezzata da Ederson a rientrare, mentre Scalvini appoggia in fuorigioco in scia alla sfida tra il partner d’attacco, innescato in gioco aereo sempre dal brasiliano (23′), e l’attento Di Gregorio che la toglie dall’angolino. Si viaggia a ritmi stanchi, benché imposti dai locali, e a strappi, tipo quello del trequartista sinistro monzese (33′) che apre il destro a incrociare da fuori di Birindelli a lato di non molto, fino allo scarico dell’ennesimo prodotto zingoniano Colpani per Pessina, con Scalvini a smorzare in diagonale tra le braccia del suo portiere.
Manca un amen al vantaggio, che rischia però di essere rintuzzato al primo ribaltamento, quando l’arquero albiceleste la intercetta a Colpani e Ciurria cicca incredibilmente il tap-in indisturbato (39′). Allo zognese, al contrario, basta azzeccare il primo cross per dimostrare al mondo che i 195 centimetri della new entry rendono i Gasp-boys molto più temibili in gioco aereo del recente passato. In avvio di ripresa i due attaccanti nuovi di trinca combinano per il sinistro alto di Ederson dal limite. Al 3′ il mancino a tutta fascia valbrembanino toglie da tergo la palla del possibile dimezzamento dello score sugli sviluppi della manovra Colpani-Caprari. Consumato il tris con il bis personale di Scamaccone, capace in un paio di flash di soffitare ricordi e lacrimoni per Zapatone, RoboKoop si vede pure vanificare il poker dal controllo di mani nella carambola con Caldirola, il responsabile nemico dell’1-0. Terzo punto vanificato della serata per offside che toglie la tripletta a Scamacca (27′), giratosi stavolta col destro su filtrante di De Roon. Il neo entrato Machin sfiora l’incrocio con una punizione da sinistra alla mezzora, quindi l’esordio dello spezzino il prestito Holm davanti al suo nuovo pubblico, quasi 15 mila anime senza Curva Sud. Allo start del recupero Muriel la passa indietro a Lookman, sinistro centrale. A 1′ abbondante dal gong, Holm sbuca di fronte su palla del colombiano dalla sinistra, ma Di Gregorio alza sopra la traversa.