Era il solstizio d’inverno, quello del ‘19
All’ora di pranzo c’era un sole meraviglioso che baciava tutta Bergamo.
Il Sole si trovava alla sua massima distanza al di sotto dell’equatore celeste, ed era al minimo l’arco apparente da sudest a sudovest, rendendolo il giorno più corto dell’anno.
Nonostante un fastidioso venticello, la temperatura era gradevole, facendo dimenticare per un paio d’ore che dopo 3 giorni si sarebbe festeggiato il Santo Natale.
Noi eravamo lì, all’Atalanta, come sempre.
Eppure dopo pochi minuti, tutti eravamo convinti che quella, sarebbe stata una partita da ricordare.
Il nuovo Record di presenze allo stadio, poi, faceva da cornice perfetta ad uno spettacolo difficile da riscontrare su qualsiasi altro campo europeo.
È stata una vittoria memorabile, e nessuno dei presenti lo dimenticherà.
Anzi, ognuno di noi, testimone oculare dell’evento, assunse la responsabilità oggettiva di divulgazione ai posteri.
Ai propri figli, e ai figli dei figli.
“C’era una volta quel giorno del solstizio d’inverno del ‘19, quando il sole tramontò molto presto, verso ovest. Precisamente, tramontò su Milano…”
Stefano “Pagno” Pagnoncelli