Un sogno rincorso, sudato e finalmente raggiunto al termine di una stagione esaltante: il Futsal Dalmine chiude al secondo posto nel Gruppo D CSI, la stagione 2017-2018. Un secondo posto che vale oro, un piazzamento d’onore che vale la tanto attesa promozione. L’anno prossimo sarà dunque Gruppo C, punto più alto nella storia di una squadra giunta quest’anno alla sua ottava stagione agonistica, sempre animata da un’immutata fame di vittorie e dall’intatta voglia di spostare sempre un po’ più in là il confine che separa i sogni dalla realtà. Otto anni, appunto. Nasce tutto nel 2010, quando un gruppo di amici (quelli di stoffa pregiata, quelli con la A maiuscola) decide di creare da zero una società di calcio a 5, o più comunemente di “Futsal”, nomea sotto la quale nasce questo sport, e al quale legare Dalmine e il nome di questo neonato club. Dopo cinque anni tra alti e bassi, conferme e avvicendamenti, nel 2015 arriva il primo sigillo: vittoria nel Gruppo E, a fronte di un campionato letteralmente dominato, e conseguente salto di categoria per una formazione che ha sempre destato la sensazione di avere un potenziale importante, ma ancora tutto da esprimere. Peculiarità che si è confermata anche nelle prime due stagioni nella nuova categoria: due annate a singhiozzo, chiuse entrambe al quinto posto, tra non pochi rimpianti per quello che sarebbe potuto essere. Un percorso di crescita, un viatico denso di ostacoli che ha portato a questo campionato, quello del bivio, quello del dentro-fuori, dove sbocci definitivamente o ti dissolvi come neve al sole, tra le solite, amarissime, recriminazioni. Fortunatamente i biancorossi dalminesi instradano la retta via, rendendosi protagonisti di un campionato esaltante, di altissimo livello e serratissimo per quanto concerne le prime posizioni, arrendendosi onorevolmente soltanto alla formazione dei Baraonda, sconfitta in un epico scontro diretto, ma meritatamente vincitrice del campionato. Una stagione che si potrebbe riassumere come la più dolce delle non vittorie, perchè arrivare secondi non potrà mai equivalere al mettersi tutti alle spalle, ma le soddisfazioni e i consensi raggiunti sono il proficuo raccolto di quanto seminato in questi anni belli e divertenti: 15 vittorie e solo 4 sconfitte su un totale di 22 partite, alle quali si aggiunge l’importante score di 101 gol realizzati e ben sei giocatori della rosa in doppia cifra nella casella reti, sono soltanto alcuni dati statistici di questa annata che ha sancito la definitiva maturazione del club dalminese. Un gruppo d’acciaio, capace di costruire e forgiare i propri successi in mezzo a mille asperità, superando situazioni di drammatica emergenza, come testimoniano i ben tre portieri che si sono avvicendati nel corso della stagione: Tarsia, il titolarissimo messo k.o. nella fase clou da un guaio fisico, straordinariamente sostituito dall’esperienza tra i pali di Rota e soprattutto dalle qualità esplosive del giovanissimo e rampante Oberti. Una squadra che ha sempre saputo partire dalle fondamenta, rette e impersonificate da Moretti, difensore insuperabile, con licenza di fare male anche in fase offensiva. Una sorta di lusso a questi livelli, confermando anche quest’anno il Futsal tra le difese meno battute del panorama dilettantistico bergamasco. Passando per la mediana del campo orchestrata dalle geometrie e dalla tecnica sopraffina di un leader silenzioso come Vaglietti, secondo a nessuno in termini di personalità ed eleganza quando il pallone scotta. Lui il cervello del quintetto dalminese, capace di agire anche come vertice basso nel rombo, innescando i cavalli e il furore agonistico di Belloni e Di Cecca. Due purosangue che per questa maglia hanno dato tutto, senza mollare mai di un centimetro. Qualità e quantità a profusione che non hanno potuto fare altro che ispirare l’artiglieria d’attacco dalminese, mai così devastante per numeri e impatto sulle partite: capitan Bisaro ne è il faro. Lui che segna come un bomber di razza, ma che possiede piedi e testa da trequartista puro. Un leader che antepone i compagni a sé stesso, distinguendosi con 18 key pass, come il più prolifico degli uomini assist. La maggior parte dei quali hanno avuto un destinatario preferito: quel Di Chiaro mai così letale e decisivo sotto porta, non a caso bomber di stagione con 27 reti. Senza scordare l’importante apporto di Cielo, protagonista di una stagione travagliata per via degli infortuni, ma ancora più vicino al gruppo soprattutto nei momenti in cui il campo era costretto a guardarlo dalla tribuna. Questi gli ingredienti per una miscela perfetta che ha permesso di vivere e di raccontare una grande stagione. Una macchina perfettamente collaudata in tutti i suoi ingranaggi, che non vuole smettere di stupire. Che non vuole smettere di correre. C’è da scommetterCi.

Roster 2017-2018
Portieri: 12 Andrea Tarsia, 1 Luca Oberti, 83 Simone Rota
Difensori: 4 Mattia Moretti
Esterni: 7 Emanuele Belloni, 22 Davide Di Cecca, 32 Stefano Vaglietti, 10 Michael Di Chiaro
Attaccanti: 24 Andrea Bisaro, 20 Alessandro Cielo

MDC