Bergamo – Uno ha appena vinto (77-51 con una prova monstre) e ora si giocherà la poule per i primi quattro posti incominciando domani in semifinale contro il Gloria Mosca, una muraglia di chili e centimetri più che una squadra di basket. L’altra perso (53-51) al fotofinish contro Berlino («Dura prevalere, quando si comincia a giocare nel terzo quarto»). Luca e Sara Canali, noti nella nostra provincia come arbitri («Fino alla serie C Silver a all’A2 femminile»), nell’Eurocup di basket riservata a non udenti in corso di svolgimento nella Città dei Mille rappresentano la Bergamasca della palla a spicchi: «È un piacere e un onore giocare questa competizione in casa, dove ovviamente ci conoscono un po’ tutti. L’ultima edizione in Italia era stata a Pesaro due anni fa. Speriamo di raccogliere un bel piazzamento: Gliwice era favorita, abbiamo sovvertito il pronostico», esordisce Luca, il fratellone di Gandino. E Sara, che arbitra in coppia con lui fin dagli albori in Promozione, non si arrende nonostante i due ko su tre della Fenice Palermo, team con cui partecipa alla Coppa dei Campioni: «Concorriamo per il terzo e il quarto posto, ma certamente dovremmo fare di più e meglio – sospira -. Comunque io mi sono sempre divertita a viaggiare con Luca: la prima volta, se non sbaglio, è stata agli Europei di Konya nel 2012. Le nostre rispettive Nazionali si sono già qualificate per Salonicco 2016: ne vedremo delle belle».
Difficile diffondere il verbo di uno sport che è giocoforza di nicchia per via della particolarità degli atleti allineati al via: «Il nostro movimento è in crescita, ma dopo tutto il campionato italiano è un triangolare che dura un paio di giorni. E tra club e Nazionale ci ritroveremo non più di quattro volte all’anno: ciò ovviamente influisce sulla preparazione, bisogna fare tutto in fretta», prosegue Luca. Le due giacchette grigie di lungo corso – «Arbitriamo dal 2008» -, con tutta la scaramanzia del caso, si augurano di poter essere profeti in patria regalando magari una medaglietta a una terra che fatica a riallacciare i contatti col grande basket: «Venerdì abbiamo le ucraine dell’Harkiv, mercoledì abbiamo affrontato le lituane di Vilnius e abbiamo avuto modo di constatare la forza e la tecnica delle squadre di quei Paesi – osserva Sara -. Diciamo che sono un po’ le nostre bestie nere. Di sicuro non molleremo un centimetro». Nemmeno Luca si tira indietro: testa dura e sprezzo del pericolo da valgandinesi doc, insomma. «Noi dell’ASD Pesaro siamo migliorati strada facendo e non vedo perché non dovremmo crederci – è la chiosa finale -. E poi a vederci ci sono familiari, amici, conoscenti, ufficiali di campo con cui abbiamo condiviso molte serate di sport: non servono ulteriori stimoli per dare tutto, anche se l’avversario è il più ostico che potessimo incontrare». Comunque vada stavolta, l’appuntamento è in Grecia per l’anno prossimo. E sarà tinto di Azzurro.