Atalanta – Everton  3-0 (3-0)
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha 6,5; Toloi 7, Palomino 7,5, Masiello 8 (32’ st Caldara sv); Hateboer 8, de Roon 7, Freuler 7, Castagne 7; Cristante 9 (37’ st Kurtic sv); Gomez (cap.) 7, Petagna 9 (34’ st Cornelius sv). A disp.: 91 Gollini, 95 Bastoni, 32 Haas, 7 Orsolini. All.: Gasperini 9.
EVERTON (4-2-3-1): Stekelenburg 6; Holgate 5,5, Keane 5,5, Jagielka 4,5, Baines 5,5; Besic 5, Schneiderlin 5,5 (21’ st Sandro Ramirez 5); Vlasic 5,5, Sigurdsson 6, Rooney 6 (21’ st Klaassen 6); Calvert-Lewin 5,5 (31’ st Mirallas sv). A disp.: 1 Pickford, 5 Williams, 15 Martina, 17 Gueye. All.: R. Koeman 5.
Arbitro: Bezborodov 6,5 (Davchenko-Gavrilin, IV Lunev; add. Levnikov e Fedotov).
RETI: 27’ pt Masiello (A), 41’ pt Gomez (A), 44’ pt Cristante (A).
Note: serata nuvolosa, spettatori 14.608 di cui 3.701 paganti (2.230 ospiti, incasso 101.622 euro) e 10.907 abbonati alle 3 gare casalinghe del girone E (quota 194.480 euro). Ammoniti Masiello e Sigurdsson per gioco scorretto. Corner 6-2, recupero 0’ e 3’ .

Reggio nell’Emilia – Masiello, da palla inattiva come ai bei tempi. Gomez, una prodezza balistica inarrivabile nel match in cui molti altri hanno fatto un figurone meglio del suo. Cristante, tempi e testa calcistica da diamante sgrezzato e piede educatissimo per chiuderla. Tre acuti a più di ventisei anni dall’ultima volta, i famosi quarti di finale Uefa con l’Inter, tre perle rare dell’Atalanta regalate al pubblico in visibilio nella trasferta casalinga di Reggio al battesimo del fuoco del girone E di Europa League contro un Everton che definire impotente è un eufemismo di quelli brutti. In capo a tre minuti i nerazzurri hanno già all’attivo l’incursione di Hateboer sventata a stento dal muro ospite (Stekelenburg alza sopra la traversa) e due corner in rapida successione, ma i Toffees si rianimano in fretta dopo una fase di studio. Tra 13’ e 14’ Sigurdsson e Rooney trovano la combinazione nello stretto con il velo del falso nueve Calvert-Lewin: l’islandese scalda i pugni serrati di Berisha con una botta centrale, il figliol prodigo di Croxteth abbozza un lob fuori misura. Al 19’ anche Petagna e Cristante provano l’uno-due dove il lato corto sulla destra dell’area va a morire verso la linea di fondo, ma Jagielka se la cava con l’aiuto della vedette della squadra, stasera in completo grigio. I bergamaschi pigiano a tavoletta, il gol è nell’aria, l’atmosfera surreale. Un altro paio di lancette e Freuler fallisce di un amen l’inserimento per vie centrali, un poker e lo sfondamento a due Petagna-Masiello, sull’ammollo di Gomez dalla trequarti, chiama al miracolo il portiere ex Roma: sul corner susseguente dalla destra, sempre del Papu, però, ecco la sponda aerea di de Roon per il piattone nel sacco all’altezza del secondo palo dello stopper viareggino, tenuto in gioco maldestramente dal capitano avversario che nell’occasione resta avvinghiato all’altro legno. In preda a un furore agonistico indescrivibile, i Gasp-boy salgono di tono: al 33’, l’apertura dell’argentino per il cross di Hateboer viene vanificata da Cristante che di fatto falcia l’erba sotto i piedi al taglio di Castagne, altri cento secondi e l’autore del rompighiaccio, smarcato dall’asse Cristante-Petagna, viene anticipato da difesa e portiere. Al 37’ ancora il numero 10 s’accentra ma non angola la conclusione. Niente paura, il raddoppio e nell’aria e si materializza a quattro dalla pausa, quando il solito lavoro da mulo del triestino apre il corridoio al capitano che s’accentra e dai 18 metri scaraventa un missile che si spegne sotto l’incrocio. E a tiro dell’intervallo ecco il tris: il recupero con rilancio di Hateboer innesca ancora il centravanti, che accompagna la percussione di Cristante sul cui diagonale da dentro l’area Stekelenburg riesce a metterci giusto la mano. La ripresa si apre col destro secco di Roonaldo da posizione decentrata respinto di piede dall’estremo della nazionale albanese; in attesa del conato successivo del liverpudliano (pallonetto molliccio al 6’) c’è spazio per un borseggio a Jagielka del Papu per il mancino di Petagnone che Stekelenburg rintuzza da par suo. Al 9’ Hateboer regala al funambolo bonaerense un rigore in movimento sprecato, all’11’ l’olandese che agisce all’ala e la boa porgono a Freuler il vassoietto dal limite che si stampa sulla parte alta della traversa. Sei giretti di cronometro e Hateboer tentando di sfondare tira addosso alla statuina Jagielka, mentre al ventesimo sulla punizione lunga di Sigurdsson Berisha smanaccia in mischia. I Blues, mai così bigiognoli, virano al 3-5-2 senza cavare un ragno dal buco: a tre dal novantesimo Sandro dalla lunghissima non spaventa il numero uno atalantino, Cornelius non sfodera il suo colpo migliore sull’imbeccata del Papu. Prossimo impegno il 28 del mese (ore 21.05) a Décines-Charpieu contro il Lione. Ma che spettacolo, ragazzi. S.F.