La Fiorente ha ospitato domenica la festa delle scuole calcio. Qualche goccia d’acqua all’inizio poi sprazzi di azzurro nel cielo, sempre più grandi e luminosi, che hanno permesso ai piccoli calciatori di divertirsi senza il fastidio dell’acqua. Un susseguirsi di gol, di parate, di azioni da gioco sempre stimolati dai mister con le parole del calcio, uguali per piccoli e grandi: torna, tieni la posizione, passa la palla, passala subito, sali, colpisci di testa, bravo, corri, ascolta quello che ti dico…e dalle tribune solo applausi dai tanti genitori per i loro piccoli calciatori.  La formula ogni domenica è sempre la stessa: il terreno di gioco viene suddiviso in sette piccoli campi dove contemporaneamente giocano tutte le squadre con partite di quindici minuti: ieri erano presenti  il Villa Valle, il Real Borgogna,  il San Tomaso, lo Scanzorosciate,  il Marinelli, l’Accademia Paladina, l’Oratorio Stezzano, il Ranica, l’Ares Redona, il San Pellegrino, l’Oratorio Merate, oltre naturalmente a un gruppo molto numeroso della Fiorente Colognola . “Tutti contenti, tutti vicenti” è la parola d’ordine ricordata  da Giuseppe Viscardi tra i promotori dell’evento.

È stata l’occasione di fare il punto sul calcio in un quartiere cittadino con Alessandro Gibellini Direttore generale della Fiorente. Ecco il suo pensier: “Il quartiere di Colognola, pur popoloso sta invecchiando. Le nascite sono in diminuzione e molti cittadini sono extracomunitari. Questo fatto si rispecchia anche nelle nostre squadre, ci sono meno bambini e ci giocano ragazzi dell’Africa nera, marocchini, indiani, cinesi, sudamericani…”.

Un quartiere abbastanza multietnico crea problemi per la gestione delle squadre? “I bambini frequentano le nostre scuole e non hanno problemi con la lingua italiana, quindi non c’è differenza ad allenare un bambino italiano o senegalese… Diverso è il discorso con le famiglie con cui a volte si fa fatica a capirsi. Comunque la situazione è questa e noi svolgiamo la nostra attività con serenità e l’impegno di sempre.”

 A partire dalla scuola calcio come va il vostro settore giovanile? “Nella scuola calcio compresi i 2010 abbiamo 27 bambini. Oggi siamo presenti con due squadre di 2012-13. Sono piccoli che non fanno ancora vere partite di calcio, più che altro fanno attività motoria e non sono ancora indirizzati secondo le regole del calcio. Quindi fanno fatica a seguire le regole di una partita. Poi a seguire il nostro settore giovanile ha squadre in tutte le categorie, tra cui tre che giocano nei campionati Regionali, in cui va bene la Juniores, fanno più fatica le due squadre di Allievi regionali”.

Circa il campo in condizioni difficili (ricordiamo che la prima squadra gioca a Loreto) il progetto economicamente impegnativo per il rifacimento del fondo usurato c’è.  Non si è ancora trovata la quadratura con la Parrocchia proprietaria dell’impianto, anche se la Fiorente mantiene la disponibilità a fare la sua parte al meglio. Probabilmente la soluzione resta ancora difficile da trovare, nonostante il grande impegno del presidente Alessandro Cantamesse e di tutto il suo gruppo dirigente.

 Per la festa delle scuole calcio appuntamento domenica prossima a Mapello (dove si torna dopo la manifestazione del 17 marzo). Per questi bambini il calcio è davvero un gioco. In ogni piazza della terra, in ogni angolo del mondo c’è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ce lo ricorda anche la Scuola calcio arcobaleno della Fiorente Colognola.

CM