Atalanta-Juventus vale una citazione di Saint Exupery, l’autore de “Il piccolo principe: “Fai della tua vita un sogno, e di un sogno, la realtà”.  Da quanto tempo i nerazzurri, giocatori, allenatori, dirigenti e tutto il popolo sognano di vincere contro la Juventus? Da tempo immemore. Non vogliamo esagerare ma stavolta non siamo troppo lontani da realizzare questo sogno. Certo, si può tornare  indietro nel tempo: al 25 ottobre di ventiquattro anni quando Fabio Gallo realizzò il gol della qualificazione, battendo con un gran tiro Rampulla a pochi secondi dal termine del secondo minuto supplementare (indimenticabile lo show di Mondonico sotto la tribuna centrale). Tanto per rinfrescare la memoria a tanti di noi. La domenica di campionato ha offerto un’Atalanta strepitosa e coraggiosa (soprattutto nel secondo tempo), capace di rimontare tre gol alla Roma e sfiorare, addirittura, la vittoria e una Juventus vittoriosa all’Olimpico dopo aver disputato una pessima partita e rischiato la sconfitta contro un’indomita Lazio. Due differenti prestazione che, però, stasera contano poco anche se i protagonisti saranno gli stessi. In questo momento della stagione l’Atalanta non ha paura di nessuno, ha capacità tattiche e tecniche che le permettono di affrontare alla pari qualsiasi avversaria che le capiti a tiro. I nerazzurri mostrano in campo una condizione fisica debordante, un impianto tattico solido e una gran voglia di vincere, segnando gol a raffica e in tutti i modi. Di testa, di piede e con azioni manovrate, calci d’angolo, palle inattive, insomma di tutto e di più e la manovra che avvolge gli avversari e porta in area un gran numero di atalantini. Non sono un caso i i 49 gol realizzati tra campionato e Coppa Italia. Certo, qualche volta la difesa sbanda, magari per mancanza di copertura dei centrocampisti, eppure la squadra non affonda mai e se anche fatica è pronta a risorgere anche se qualche difettuccio non manca come i gol subiti dopo pochi minuti dal fischio d’inizio due volta con la Roma e poi con Milan, con Napoli e con la stessa Juve, seppur solo contro gli azzurri di Ancelotti non è riuscita a rimontare.  Senza dubbio il Papu Gomez e Duvan Zapata sono i messaggeri dello spettacolare gioco del calcio praticato dall’Atalanta e se tutti gli altri compagni sono conferme o in crescita, si attende il  miglior Ilicic che, fino ad oggi, un po’ è mancato rispetto al suo standard abituale.  Comunque sia, l’Atalanta è una squadra senza limiti, da godere e da ammirare. E poi c’è la Juventus. E’ da due stagioni consecutive che i bianconeri incrociano l’Atalanta in Coppa Italia.  Nel 2016-17 un 3-2 (Dybala, Manduzukic, Konko, Pjanic, Latte Latte Lah), nel 2017-18 a Bergamo 1-0 gol di Higuain dopo tre minuti e Buffon para un rigore a Gomez (era il 30 gennaio!),  1-0 anche a Torino con il rigore trasformato da Pjanic alla mezzora del secondo tempo mentre dieci minuti prima Gomez in contropiede colpisce il palo. Insomma tanti inciampi sulla strada. Sarà magari una Juventus che non incanta, che giochicchia ma sempre in grado di ribaltare il risultato.  Atalanta, provaci.

Giacomo Mayer