di Giacomo Mayer
Atalanta-Napoli una sfida senza pronostico ma nel gioco del calcio non si sa mai. Prendiamo la partita di Coppa Italia, per quel che vale: i partenopei l’hanno sbloccata dopo il pasticcio arbitrale e il patatrac di Del Grosso. Fino a quel momento una faticaccia enorme. Certo il campionato è un’altra cosa. Intanto l’Atalanta è in una posizione di classifica abbastanza tranquilla mentre il Napoli sta attraversando un momento non brillante e col Chievo ha strappato un pari con tanta sofferenza e non deve perdere ulteriore terreno perché la Roma vola e la Fiorentina è distanziata solo di tre punti mentre non consideriamo la Juventus, fuoriclassifica. E anche la storia dei confronti diretti ha un significato. Se è vero che nella maledetta stagione della retrocessione il gol di Quagliarella costò a  Conte l’addio alla panchina atalantina, dopo il ritorno in serie A gli azzurri hanno sempre sofferto: nel 2011-2012  Cavani segnò il gol del pari all’ultimo minuto replicando al vantaggio di Denis, lo scorso campionato Carmona  con un gran tiro superò De Santis e portò in dote all’Atalanta tre punti d’oro. E poi al Comunale è quasi imbattibile: ha perso con la Fiorentina, giocando male, e con la Juventus tenendole testa per un tempo. E oggi, quindi, ci sarà la prova Napoli. L’Atalanta è reduce dal furto di  Tagliavento a Torino ma, per onestà di cronaca, aveva giochicchiato senza mai tirare in porta e accettando la melina dei granata. Speriamo che la sconfitta sia una lezione salutare, adattarsi alle moine degli avversari è sempre pericoloso. In casa, lo ribadiamo, l’Atalanta è un’altra cosa e quindi cercherà di non farsi sopraffare dal Napoli che presenta un attacco da far paura:  Higuain che avrà alle spalle il trio  Mertens-Hamsik-Callejon.  E col, calciomercato,  Benitez ha arricchito il suo centrocampo operaio con l’inserimento di  Jorginho, eppure in difesa gli azzurri non solo fenomenale tant’è vero che il trio  Bonaventura-Moralez-Denis potrebbe creare non pochi grattacapi. Almeno così spera il popolo nerazzurro.  Colantuono deve fare a meno di  Carmona, Brivio e dell’influenzato Cigarini (neppure convocato), sostituiti da Migliaccio, Del Grosso e Baselli mentre in difesa viene riproposta la coppia Lucchini-Stendardo. Ma probabilmente sarà il gioco delle coppie a decidere l’andamento del match: da una parte  Benalouane  e  Raimondi  opposti a  Revelliere  e a  Mertens, dall’altra  Del Grosso e Bonaventura che avranno di fronte  Maggio e  Callejon. Altrettanto decisivi i movimenti di  Moralez  e  Hamsik. Ma la scacchiera sarà instabile e non senza sorprese. Dopo il misfatto di  Tagliavento, Braschi  ha designato  Rizzoli, ritenuto uno dei migliori arbitri del mondo, scelto per i mondiali brasiliani. E’ una garanzia, a patto che non faccia il “fenomeno” come spesso succede agli arbitri internazionali sui campi delle provinciali.
Venerdì si è chiuso il calciomercato invernale e nelle ultime ore sono arrivati il paraguaiano  Marcelo Estigarribia, classe 87, che finora tra Juve, Samp e Chievo ha combinato poco, e l’attaccante  Ruben Bentancourt, classe 93, stella del calcio giovanile uruguaiano, in forza al Psv. Sono rimasti  Brienza, Livaja  e  Del Grosso  ma soprattutto sono state rimandate al mittente le offerte della Lazio che riguardavano  Bonaventura. Senza più alibi e incertezze  comincia la fase decisiva del campionato. Forza e coraggio.

Così in campo domenica ore 15
Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Benalouane, Lucchini, Stendardo, Del Grosso; Raimondi, Migliaccio, Baselli, Bonaventura; Moralez; Denis. All.: Colantuono.
Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere; Inler, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. All.: Benitez.
Arbitro: Rizzoli di Bologna.