VILA-REAL – Comincia bene la terza avventura dell’Atalanta in Champions. Un 2-2 dopo una partita spettacolare, come succede in Champions, con la forza e la determinazione, doti dei nerazzurri. E bisogna dare atto al Villarreal che ha sempre cercato il colpo del kappao, quando esercitava la sua superiorità, a tratti per la verità, perché come dominio le due squadre si sono equivalse. Insomma l’Atalanta è tornata ad essere l’Atalanta. Sarà il vento d’Europa, sarà la crescita di tutti i giocatori e sarà la voglia di tornare ad essere protagonisti, sta di fatto che, seppur con qualche errore, la formazione atalantina ha confermato le sue innegabili virtù tattiche e tecniche. Come s’addice quando si gioca nel Vecchio Continente. Musso strepitoso col salvataggio al 93’ sullo spettacolare Gerard Moreno ed altri interventi, Toloi e Palomino mai in difficoltà, bene anche Djimsiti e Demiral anche meglio, Gosens (un gol al bacio) e Zappacosta inesauribili nel doppio compito difensivo e offensivo, Freuler, un primo tempo sontuoso poi si è smarrito dopo il regalo del gol del 2-1, De Roon con troppa ruggine, Malinovskyi a sprazzi ma insostituibile, Pessina di lotta e di governo, sempre e comunque Zapata, fino a quando la condizione lo ha sorretto, sempre pronto a creare problemi.
Dopo Zagabria, dopo Herning eccoci a Vila-real, questa la scrittura corretta, nella città della ceramica, industrie e aziende che circondano la periferia della cittadina, dove l’Atalanta affronta il Submarino Amarillo, che pochi mesi fa, a sorpresa, ha vinto l’Europa League battendo niente meno che il Manchester United, la super favorita del girone F. Come sempre i pronostici vengono smentiti perché lo Young Boys ha battuto a Berna Ronaldo and company.
Non ci sono sorprese nella formazione nerazzurra: Musso torna in porta, si rivede De Roon, che in campionato sta scontando le quattro giornate di squalifica, in attacco la coppia Zapata-Malinovskyi. Nel Villarreal Unai Emery recupera in mezzo al campo l’ex Valencia Parejo, in difesa a sinistra gioca Pedraza affiancato da Capoe e Trigueros, Gerard Moreno e Dia nel reparto avanzato. Primo tempo avvicente e, a tratti, spettacolare. Sia Atalanta che Villarreal non fanno mistero delle loro ambizioni, l’avvio è nettamente col sigillo dei nerazzurri che passano in vantaggio dopo 6’ raggelando i sostenitori degli amarillos: una combinazione sullo stretto, a destra, tra Malinovskyi e Zappacosta produce un cross per Zapata con varie deviazioni, Capoe e Pau Torres, poi ci pensa Freuler ad infilare, da palo a palo, Rulli. La squadra di Emery subisce nettamente l’aggressività dei nerazzurri che, come si sa, preferiscono i duelli anche perché Parejo è ancora timido, Trigueros si trova in mezzo tra Zappacosta e De Roon, e poi c’è Pessina che sradica palloni su palloni e crea superiorità numerica. Ed è proprio il neo campione d’Europa in un contropiede micidiale a sciupare l’occasione del raddoppio. Ed è appena trascorso un quarto d’ora di gioco. Sospinto dai suoi il Villarreal prende campo e comincia ad imbastire il suo gioco che ha in Parejo e Moreno i due protagonisti, uno costruisce e l’attaccante imposta e mette sempre in ambasce la difesa nerazzurra, benché Palomino confermi la sua strepitosa condizione fisica. Trigueros si rende pericoloso più volte e, allora sale in cattedra Musso che riesce a limitare i danni con due interventi strepitosi su Gerad Moreno ma non può far nulla sul pari di Trigueros che lo batte, al termine di un triangolo tra il solito Moreno e Pedraza, perso per strada da Zappacosta. Uno a uno. E il secondo tempo è ancora più emozionante del primo, Villarreal e Atalanta vogliono vincere e allora ci prova subito Malinovskyi con un gran tiro, poi Zapata di testa toglie la polvere al montante. Gli amarillos non stanno a guardare e Moreno continua a creare pericoli ogni volta che tocca un pallone. Eppure è sempre l’Atalanta a giocare, il Villarreal fatica e allora Emery ne cambia tre al quarto d’ora, entrano Coquelin, poi espuslo per doppia ammonizione al 39’, Groeneveld, svelto a sfruttare un erroraccio di Freuler e a portare in vantaggio la formazione spagnola, e Moi Gomes mentre Gasperini spedisce in campo Demiral per Djimsiti. Il gol rinvigorisce la voglia degli spagnoli, l’Atalanta sembra in affanno. Gasperini muove le sue pedine con Koopmeiners, sempre più autoritario, con Ilicic che s’inventa l’assist del 2-2 e con Pasalic. Poi tocca a Miranchuck. I piedi fatati del russo e dello sloveno creano il gol del pareggio siglato da Gosens. Un pari strameriato.
Giacomo Mayer

foto Uefa Champions League