Sabato 23 gennaio sono ripresi i campionati di pallavolo di serie B, maschile e femminile. E’ stata sicuramente una liberazione per tutte le giocatrici e i giocatori che hanno potuto riassaporare il campo e tornare protagonisti di una stagione difficile ma molto stimolante, una stagione che ci ricorderemo…
Abbiamo incontrato Francesca Volonté, giovane e promettente schiacciatrice del Groupama Brembate, team storico bergamasco che attualmente milita in serie B2, guidato ormai da anni da coach Giovanni Fretti.
Francesca, originaria di Azzano San Paolo, nata il 5 luglio 2000, vive questo sogno chiamato pallavolo dall’età di 8 anni. “Ho iniziato con il minivolley qui al Volley Azzano – ci racconta – poi con la Pallavolo Zanica sono arrivata fino in serie D. In under 18 mi sono trasferita al New Volley Adda in una squadra che faceva anche il campionato di serie C. Il mio esordio in B2 risale invece a due anni fa, sempre con il Brembate”. Ma Francesca non è solo una pallavolista talentuosa, dotata di colpi d’attacco micidiali: “Studio scienze psicologiche – ci rivela – e faccio la babysitter a due fantastici bimbi di 3 e 7 anni!”.
E’ stato molto interessante chiacchierare con Francesca. Dalle sue parole emerge tutta la soddisfazione di essere tornata in campo, direi quasi una conquista! Abbiamo toccato diversi argomenti: l’impegno negli allenamenti; le emozioni contrastanti nelle varie fasi della partita, dopo quasi un anno di stop; la grinta e l’umiltà con cui provare a raggiungere tutti i traguardi… E’ stato un bel viaggio: tra adrenalina e ansia, tra passione e divertimento.
Ciao Francesca! Raccontaci: com’è stato tornare in campo?
“E’ stato fantastico, non vedevamo l’ora! In questo particolare debutto l’emozione ha sicuramente giocato qualche brutto scherzo, ma ce la metteremo tutta per perfezionarci. Questa nuova formula di campionato, di fatto più corta, ci mette di fronte a una sfida davvero tosta ma cercheremo di fare sempre meglio per portare a casa i risultati”.
Quando avete avuto la certezza di un calendario, è cambiato qualcosa nella tua motivazione? Nel vostro modo di allenarvi? E nelle tue giornate?
“La certezza di giocare non l’abbiamo avuta sino al fischio di inizio: di questi tempi è sempre meglio non illudersi! La motivazione e la voglia di fare bene invece c’è sempre stata: ad ogni allenamento. Indubbiamente, con l’avvicinarsi della fatidica data, il pensiero di tornare a giocare era a dir poco elettrizzante”.
Parliamo della partita contro il Brembo Volley. Dopo questa lunga sospensione dei campionati, hai dato tu il via al match e non credo te ne dimenticherai tanto facilmente: sei entrata subito in battuta, come ti sentivi? Eri un po’ tesa inizialmente, poi piano piano sei entrata con tutt’e due i piedi in partita: c’è stato qualcosa che ti ha sbloccato?
“Inizialmente la tensione era tanta e si è visto: gli errori ne sono la prova. Poi, in prima linea, dove in generale mi sento decisamente più a mio agio, ho messo la prima palla in terra; quell’attacco è stato liberatorio (ndr: una fucilata pazzesca in lungolinea). Da lì ho iniziato a scaricare lentamente la tensione e, con grinta, ho ritrovato sicurezza nei miei colpi”.
Com’è stato tornare a casa con l’adrenalina post partita? È prevalso il sentimento di sentirti viva, forte e con una stagione davanti? O si è fatta sentire la delusione della sconfitta e di quel terzo set perso 30-28 dopo un grande recupero?
“Al rientro ho avuto sicuramente sensazioni molto positive. Mi sentivo energica seppur solo mentalmente: il fisico non è più abituato alle partite, men che meno a partite lunghe e intense come quella di sabato! Le GOOD VIBES sono senza dubbio prevalse sulla delusione della sconfitta, in particolare per quel terzo set che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara”.
Adesso che la prima di campionato è andata: cosa ti è mancato di più e cosa invece non ti è mancato per nulla?
“La cosa che mi è mancata di più è sicuramente l’adrenalina, ma anche esultare in mezzo al campo con le mie compagne ad ogni punto… quello che invece mi è mancato decisamente meno sono i rimproveri dell’allenatore per gli errori e l’ansia (ne parlo per esorcizzarla) che mi prende e che ancora devo imparare a gestire quando mi trovo sola con la palla a fondo campo per la battuta”.
Hai un rito scaramantico prima delle partite?
“Non ho riti particolari, non sono scaramantica…ma se non ho il mio elastico per capelli “della partita” ne faccio veramente un dramma”.
Hai un modo invece per prepararti alle partite, per scaricare la tensione nelle ore prima del match?
“Per prepararmi canto qualche canzone in macchina: bella convinta, per sciogliere la tensione e gasarmi! Da Frah Quintale a Bam Bam Twist di Achille Lauro fino a T’Appartengo di Ambra Angiolini”.
Beh, Bam Bam Twist è un pezzone, sono d’accordo e la musica trash non tramonta mai ma…tornando seri: cosa ti ha insegnato questo splendido sport che è la pallavolo?
“Ho imparato e imparo tanto ogni volta che vado in palestra. Devo molto di quella che sono a questo sport meraviglioso e a tutte le persone che mi ha fatto incontrare”.
Ok, Franci, sogniamo un po’: hai vinto un lungo viaggio su un’isola caraibica straordinaria, di quelle con la sabbia fine e l’acqua trasparente. Puoi portare con te quattro cose ma non la pallavolo. Cosa porteresti?
“Porto la mia migliore amica Arianna perché mi ha obbligato con tanto di minacce a fare il suo nome… scherzi a parte, sarebbe la prima persona che porterei comunque! I miei due cani che sono i miei più grandi amori e mio fratello perché non potrei mai separarlo dal suo “cucciolo” di cane corso di sessanta chili… il nostro Silvio! Quando si parte?”.
Subito! Ma la novità è che in quell’isola puoi portare la pallavolo, la tua squadra, il tuo campionato ma devi sacrificare qualcosa. Cosa lasceresti a casa?
“Senza dubbio Arianna!” scherza.
Grazie Francesca, da oggi hai dei tifosi in più: sicuramente tutta la redazione di Bergamo & Sport! Dacci dentro!
“Grazie a voi! E in bocca al lupo a tutti gli sportivi che hanno ripreso o comunque riprenderanno (speriamo presto) le loro attività!”.
Antonella Leuzzi