PietroBarlocco – Una giornata meravigliosa e una data sicuramente indimenticabile per il trentasettenne Pietro Barlocco di Bergamo. Lo scorso lunedì è arrivato quinto in assoluto e primo in categoria, contro un plotone di 239 atleti che hanno partecipato all’Alcatraz Challange Aquathlon e Swim, una gara che è percorsa dalla famosissima isola delle ex prigioni fino dalle spiagge di San Francisco, una sfida estrema in acque gelide, ricche di correnti con onde alte più di un metro. Un evento di grande fascino che sicuramente riporta alla mente uno delle più celebri fughe dalla prigione, quella del 1962, in cui tre uomini fecero perdere le proprie tracce attraversando a nuoto la più celebre baia di San Francisco.
Il bergamasco ha dovuto compiere una preparazione atletica estenuante e mirata per portare a casa questo risultato importantissimo: sei mesi di allenamento, una media di cinque chilometri al giorno a nuoto, pesi legati alla cintura, fino ad arrivare alle simulazioni nella vasca da bagno di casa riempita con acqua gelida per l’ambientamento all’Oceano Pacifico. Il suo obiettivo iniziale, e in seguito raggiunto, era proprio quello di compiere la traversata senza muta, inoltre, Pietro Barlocco è riuscito nell’intento di arrivare primo in graduatoria degli atleti nell’utilizzo del solo costume. Un traguardo che ha voluto commentare così il campione bergamasco: “sono molto felice di aver compiuto questa grande impresa, ed è una grandissima emozione vedere nella classifica generale il mio nome tra i primi cinque in assoluto e vincitore nella mia categoria, essendo l’unico italiano in gara – ha voluto sottolineare il campione – questo risultato è merito di tanti sacrifici fatti fino ad oggi e soprattutto alla passione per il nuoto e allo sport in generale che mi hanno permesso di raggiungere questo ambizioso traguardo”.