Zona gialla in Lombardia da lunedì 26 aprile, che tradotto significa possibilità di allenamenti per tutti con qualche restrizione in meno. Per le società calcistiche bergamasche la data in questione rappresenta una nuova ripartenza, con la speranza che sia finalmente quella definitiva. Tra le realtà del territorio orobico coinvolte dalla ripresa delle attività c’è la Gandinese, pronta con il consueto carico di passione. Abbiamo affrontato il discorso settore giovanile con Enrico Botta, vice allenatore della formazione Giovanissimi rossonera alle spalle del mister Matteo Bonomi. “Noi eravamo già partiti con l’introduzione della zona arancione, mantenendo le distanze e senza la doccia come previsto dalle disposizioni. Con la zona gialla potremo riprendere anche con le partitelle che per i ragazzi sono la cosa più bella e divertente”. Quanto potrà influire questo lungo periodo di sosta sulla crescita dei vivai? Una domanda alla quale Botta ha risposto senza esitazioni: “Dal mio punto di vista, la mancanza dello sport per un ragazzo influirà come la mancanza in ambito scolastico: sta a noi allenatori, educatori ed insegnanti di tirare fuori il massimo e riportare un senso di normalità alle cose. Hanno passato troppi mesi sul divano a giocare alla PlayStation, è arrivato il momento di ripartire anche a livello mentale, non solo fisico. La speranza è quella di rivedere i campionati giovanili a settembre, sono uno fiducioso e positivo da sempre, quindi sono sicuro che ce la faremo”. La storia tra Botta e il club di Gandino parte da molto lontano. ”Sono cresciuto partendo dai Pulcini della vecchia Gandinese arrivando fino a giocare in Eccellenza. Questo invece è il mio secondo anno con i colori della rinata Gandinese 2015: nella prima stagione ho ricoperto l’incarico di vice allenatore della Prima squadra. In quella attuale mi è stato proposto di fare il vice a Matteo Bonomi nei Giovanissimi e ho accettato con grande entusiasmo: avendo la forte passione del viaggiare, riesco a gestirmi meglio”.
Norman Setti