Con due cambi ha vinto la partita a scacchi contro la Spal. Gian Piero Gasperini come Kasparov, lo zar della scacchiera, ha steso i biancazzurri con l’acume tattico e l’esperienza di un grande stratega.
Uno che sa osare, rischiare anche sbagliando e imparare dai suoi stessi errori per fare meglio.
Nel primo tempo l‘Atalanta era più chiusa e difensiva per contenere la prevedibile furia spallina: “Eppure siamo andati sotto due a zero”, ha riconosciuto lo stesso Gasperini, che in poche mosse ha rivoluzionato la squadra e la partita.
Djimsiti centrale, de Roon terzino, Pasalic in mediana, spazio a Malinovskyi e al tridente sudamericano con il risolutore Luis Muriel. E da quel momento per i padroni di casa non c’è più stato scampo: scacco matto e Leonardo Semplici al tappeto.
Le sfide si vincono anche così. Con grandi giocatori come El Ronaldito e con grandi allenatori come il Gasp.

Fabrizio Carcano