di Tebaldo Bigliardi
Questa era la gara più difficile, avevo visto dalle immagini della scorsa settimana di come il Genoa aveva schiantato il Milan… A questo punto sognare è obbligatorio. L’evoluzione della squadra è stata miracolosa, nel giro di poco più di un mese ha trovato un passo incredibile, la difesa si è puntellata con l’inserimento di sangue giovane, il centrocampo va a mille e Petagna si sobbarca un gran lavoro d’altruismo davanti in funzione degli inserimenti dei centrocampisti. Gomez è il valore aggiunto.
Seguendo una linea razionale, due sono le cose: o i giocatori sono diventati tutti fenomeni, riserve incluse, oppure lo è l’allenatore. Io opto per la seconda opzione, Gasperini è l’allenatore pennellato per l’Atalanta e per lavorare con i giovani. Ha un trascorso importante nel settore giovanile della Juve (“nessuno è perfetto”), quindi l’occhio allenato per intuirne le capacità, attua un gioco moderno 3-5-2, oramai applicato da tutte le squadre europee ed è onesto.
Il destino a volte è beffardo e poteva giocare brutti scherzi perché se solo un mese addietro Sartori fosse riuscito nel suo intento di esonerarlo, a quest’ora si sarebbe perso un patrimonio incalcolabile. Questa squadra è stata forgiata strada facendo, con la forza del coraggio e del rischio e ha qualche buona individualità, ma la vera forza sta nel gruppo, nella tattica e nelle motivazioni che il tecnico riesce a trasmettere. La competizione è sana, non ci sono titolari fissi, a parte un paio, i rimanenti devono sgobbare durante la settimana e chi molla, domenica si accomoda in panchina nel silenzio assoluto. Oggi è toccato a Kessié, intoccabile fino ad un paio di domeniche addietro, poi la sensazione è che tutti sanno quello che devono fare, e la capacità di studiare l’avversario da parte dell’allenatore orobico è meticolosa, una sorta di parassitismo sfiancante che annichilisce gli avversari dissanguandoli… Se continua a giocare così ritornerò a vedere qualche partita allo stadio, ma per scaramanzia è meglio non mostrare la felicità agli dei… La mossa che mi aspetto il prossimo anno è una modernizzazione di tipo anglosassone: allenatore manager per liberarsi una volta per tutte di inutili ruoli di mediazione di classica e patetica scuola latina.